//UN MERLO E’ SEMPRE UN MERLO

UN MERLO E’ SEMPRE UN MERLO

di | 2023-03-01T10:59:39+01:00 1-3-2023 10:59|Alboscuole|0 Commenti
La giornata internazionale della memoria è stata l’occasione per i  bambini di riflettere su  valori quali la discriminazione e il rispetto delle diversità. In un 2023 sconvolto dalla guerra in Ucraina ( ma non solo) e dalla violenza , sembra ancora più urgente il bisogno di pace e fratellanza. A distanza di molti decenni poco sembra essere cambiato e si rischia ancora di vedere cadere nell’oblio gli orrori del passato che incombono anche nel presente. Il ruolo della scuola diventa quindi fondamentale affinché della Shoah non resti  solo “ una riga sui libri di storia “. Essa ha il dovere di mantenere vivo il ricordo del passato, è l’Istituzione che, più di ogni altra, ha il compito di “ non dimenticare”. E’ importantissimo trasmettere ai nostri alunni , fin dalla più piccola età,  i valori e gli insegnamenti che questa giornata ci ricorda per rendere migliore il presente e costruire un futuro di pace. Con i nostri piccoli alunni è impensabile affrontare il tema dello sterminio dei campi di concentramento e delle leggi raziali (troppo complessi e difficili da capire per la loro tenera età) ma è doveroso e fattibile intraprendere con loro delle semplici riflessioni sulla tolleranza, il valore dell’amicizia e dello stare tutti insieme valorizzando la diversità di ognuno. E’ indispensabile poi calare queste riflessioni sulla loro quotidianità aiutandoli a capire quale danno creiamo a noi stessi e agli altri quando ignoriamo questi saldi principi. Quest’anno lo spunto didattico per avviare queste riflessioni è stata la lettura del libro “Un merlo è sempre un merlo “di Grazia Mauri. Attraverso le vicissitudini del piccolo merlo Bobo i bambini hanno avuto l’occasione di affrontare il tema della discriminazione in modo molto delicato e chiaro, adatto alla loro comprensione. Dopo un’ampia conversazione sul concetto di discriminazione e ingiustizia i nostri piccoli alunni hanno avuto modo di esporre le loro impressioni sul racconto. Ancora una volta , dalle loro considerazioni, è emerso che per loro le differenze non esistono. Le differenze le hanno inventate i grandi. I bambini non hanno sovrastrutture ideologiche se i grandi riescono a preservarli. Queste considerazioni sono state annotate dall’insegnante sulla rielaborazione grafico pittorica realizzata da ogni singolo bambino sulla parte della storia che maggiormente lo aveva colpito. Successivamente è stato realizzato con cartoncino   il personaggio  di Bobo che i bambini hanno portato a casa come documentazione dell’attività svolta.