//ANDARE ALL’UNIVERSITA’ DIVENTA UN LUSSO Arianna Scattu 3B (Linguistico-spagnolo)

ANDARE ALL’UNIVERSITA’ DIVENTA UN LUSSO Arianna Scattu 3B (Linguistico-spagnolo)

di | 2023-12-18T19:04:16+01:00 18-12-2023 19:04|Alboscuole|0 Commenti
Tutti dovrebbero avere il diritto di proseguire i loro studi dopo la scuola superiore ma non per tutti è possibile. Oggi, essere studenti universitari è davvero complicato a causa delle spese. Infatti per uno studente in sede si pagano in media 9mila euro e per uno studente pendolare circa 10mila euro all’ anno. Ma il vero problema è per i fuorisede che arrivano a pagare fino a 17mila euro annui. L’allarme per queste cifre è dato dall’Unione degli Universitari e Federconsumatori (UDU). I problemi principali degli universitari sono legati a tasse, trasporti, pasti, alloggio, salute, materiali per lo studio ed attività sportive e culturali. Uno dei costi maggiormente incisivi riguarda le tasse di iscrizione perché, nonostante ci sia la “no tax area” che esenta dal pagamento gli studenti con difficoltà economiche maggiori, l’importo medio è stato di circa mille euro a studente nel 2022. Per gli studenti appartenenti a una fascia di reddito più alta, invece, si arriva a pagare anche 3900 euro. Inoltre, nelle università situate nel Nord le cifre sono più elevate rispetto a quelle del Sud. Altro problema per pendolari e fuorisede è anche il trasporto. In quasi tutte le città esistono dei prezzi agevolati per gli studenti per quanto riguarda i mezzi di trasporto e secondo un’indagine dell’UDU si pagano mensilmente 12 euro o 130 euro annuali. Ma questo non riguarda gli spostamenti fra regioni che possono arrivare a costare fino a 600 euro a seconda della zona. Gli studenti vanno poi incontro agli spostamenti per le vacanze che presentano anch’essi delle spese. Per quanto riguarda invece i pasti, gli studenti sono soliti arrivare a spendere circa 330 euro se fanno la spesa al supermercato per poi cucinare autonomamente in casa, mentre per chi sceglie di andare alla mensa i costi variano dai 5 ai 7 euro se non si è beneficiari di borsa di studio. Altro fattore molto influente è l’affitto che richiede un minimo di 350 euro al mese, talvolta per una camera in condivisione, senza contare le spese condominiali che sono di circa 80 euro. Per gli affitti il costo è molto differente a seconda delle regioni. Al Nord, ad esempio, per una stanza singola si paga circa 400-500 euro, al Centro il costo si aggira sui 300-400 euro e al Sud circa 250-300 euro. Chiaramente queste cifre non riguardano le grandi città come Roma, Milano o Bologna dove i costi oscillano tra i 500 e i 650 euro. Questi sono solo alcuni dati che ci testimoniano che frequentare l’università è molto costoso anche se i prezzi variano ovviamente a seconda della zona. Le borse di studio stanziate finora non sono sufficienti a garantire l’accesso allo studio a tutta la popolazione scolastica. L’Unione degli Universitari e Federconsumatori dichiara che non è più sostenibile arrivare a pagare quasi 17mila euro complessivi l’anno per ciò che dovrebbe essere invece un diritto. Da maggio molti studenti protestano per la situazione critica delle università, anche se da parte del Governo non si è dimostrato molto interesse. Il 17 novembre studenti e UDU sono scesi nelle piazze di tutta Italia per chiedere dei cambiamenti riguardo questa difficile situazione.