ROMA – Attesa sempre fremente, nella cavea immensa delle Terme di Caracalla, quando si aspetta l’étoile internazionale di danza Roberto Bolle. Questa volta, più di una persona ha lasciato il suo posto, per sedersi sui gradini trasversali di platèa (sebbene non sia consentito) e cogliere più da vicino lo splendore fisico del ballerino, oltre alle evoluzioni del suo solare corpo in “Roberto Bolle and Friends”.

Ezio Bosso, scomparso nel 2020

Quest’anno egli ha lasciato – soprattutto agli ospiti, ovviamente – ampio spazio al repertorio classico: alla “Esmeralda” di Anna Ol e dello splendido Young Gyu Choi, al “Don Chisciotte” dei due velocissimi Adeline Pastor e Osiel Gouneo, al “Gran Pas Classique” di Madoka Sugai (che equilibri!) e Daniil Simkin, al duo del Principe Siegfried col Cigno Nero nella coppia superba di Fumi Kaneko con Vadim Muntagirov. Certo, le scelte di Bolle sono di altissimo livello e non ve ne è alcun dubbio. Egli ha poi danzato con la sua partner preferita Melissa Hamilton del Royal Ballet, dal corpo flessuosissimo e dolcissimo, in ”Caravaggio” di Bigonzetti, e in “Penumbra” di R.Wörteyer, ed ha concluso gioiosamente nella coreografia “Duel” di Volpini, con Osiel Gouneo e l’ottimo batterista Giuseppe Cacciola.

Ma un posto a sé ha meritato il mitico Roberto con “In Your Black Eyes” di Patrik de Bana, su musica del compianto Ezio Bosso (morto precocemente nel 2020), che egli ha interpretato da solo. Oscuro e quasi tetro il fondale: scuro e tristemente largo l’abito maschile. Dolorosamente ripetitivi i brevi gesti, che poco o nulla avevano della danza e della sua inutile bellezza, in un universo solcato dalla miseria, dalla solitudine, dalla guerra e dalla crudeltà quale è il nostro, cui neanche la finale ed energica promenade del ballerino nulla prometteva.

Grande Roberto Bolle, vero danzatore.

Paola Pariset

Nell’immagine di copertina, Roberto Bolle danza nello splendido scenario delle Terme di Caracalla