//Studenti del “Gallo” in ascolto della testimonianza di Liliana Segre (primo contributo)

Studenti del “Gallo” in ascolto della testimonianza di Liliana Segre (primo contributo)

di | 2020-01-23T21:59:19+01:00 23-1-2020 19:04|Alboscuole|0 Commenti
In occasione delle iniziative e delle cerimonie in programma per il Giorno della Memoria, volte a onorare il ricordo di tutte delle vittime della Shoah e delle persecuzioni razziali, il 20 gennaio 2020, alle ore 10:30, si è tenuto, presso il Teatro degli Arcimboldi di Milano, un incontro con la Senatrice Liliana Segre. Al fine di condividere con gli studenti di tutta Italia la testimonianza della Senatrice Segre, l’incontro è stato possibile seguirlo in diretta (o successivamente in streaming) sul sito del Corriere della Sera (www.corriere.it) e sul sito del Ministero dell’Istruzione (www.miur.gov.it). L’invito della neo Ministra Lucia Azzolina è stato accolto dalla Dirigenza e da docenti del nostro Istituto che hanno coinvolto le loro classi in questa significativa iniziativa. Pubblichiamo il resoconto e i commenti di alunni della 3^ e 5^ A. ################################################################################################################ Mercoledì, 22 Gennaio durante la lezione di italiano (con la prof.ssa Maria Sagliocco), nella nostra classe 3^ A, abbiamo avuto l’opportunità di assistere in videoconferenza la testimonianza di Liliana Segre ,senatrice a vita ,che ha vissuto in prima persona l’orrore dei campi di concentramento. La testimonianza è avvenuta presso il Teatro degli Arcimboldi di Milano, con la presenza di oltre duemila studenti. Liliana Segre ha esordito con il racconto della sua esperienza ad Auschwitz, di quando lei a soli otto anni, a causa delle leggi razziali, ha dovuto abbandonare la scuola, nascondendosi presso amici di famiglia per alcuni anni e fuggendo poi in Svizzera con il padre. Dopo un lungo viaggio viene arrestata ai controlli del confine e obbligata a tornare nel carcere di San Vittore a Milano dove rimane per più di quaranta giorni per poi essere deportata nel campo di concentramento di Auschwitz quando aveva dodici anni. E qui ha perso anche suo padre, la persona a cui lei teneva di più. Inutile dire quanto ci abbia colpito il racconto di quell’anno trascorso in quell’inferno, dove ha sofferto la fame, il freddo e la fatica di lavorare in una fabbrica dove lei e le sue compagne venivano sfruttate e umiliate ogni giorno con la paura di non sopravvivere. In seguito viene poi liberata alla fine della guerra. Il messaggio che lei ha voluto trasmettere a noi adolescenti è stato molto forte e significativo. Una frase che ha colpito maggiormente i nostri cuori è stata “ VITA: una parola importantissima che non va dimenticata mai, perché non si torna mai indietro. Non bisogna perdere mai un minuto di questa straordinaria emozione che è la nostra vita.” Con questo ci ha fatto capire che ognuno di noi ha così tanta forza da poter superare qualsiasi ostacolo si presenti durante il proprio cammino; che la nostra età è quella più importante e va vissuta appieno. Un altro aspetto trattato è stato la “pietà umana”. Ella ha sottolineato che ogni persona ne ha bisogno soprattutto in momenti dove c’è in gioco la propria vita e ha messo in evidenza come lei in quel momento della sua vita non ne ha ricevuta, facendoci così capire quanto sia importante e necessaria la compassione per la salvezza dell’animo umano. Inoltre, collegandosi alla nostra attualità, ci ha permesso di soffermarci su un argomento molto importante: il “bullismo”. Anche a tal proposito ha usato parole forti ed illuminanti: “I bulli bisogna compiangerli, è più forte la vittima del bullo stesso. È il bullo che va curato, non la vittima. E la vittima deve essere più coraggiosa e denunciare”. E, rifacendosi alla sua terribile esperienza giovanile, ha sottolineato: “I nazisti ad Auschwitz erano i bulli di allora.” Come conseguenza, si era nutrita di odio e vendetta verso di loro ma poi lei stessa aveva capito che lei non era un’assassina e che non avrebbe mai potuto uccidere nessuno…e da quel momento ha compreso quanto la pace e la compassione liberi il mondo da ciò che lo rende un posto peggiore. Infine ci ha insegnato, il valore della vita umana, dell’amicizia, della forza degli adolescenti, della pietà e dell’essere Donna. ======================== Anna Di Ronza, Martina Tana e Nicola Pio D’Alterio (3^ A)