//Parità di genere: a che punto siamo?

Parità di genere: a che punto siamo?

di | 2020-02-08T22:46:22+01:00 8-2-2020 15:32|Alboscuole|0 Commenti

di  Federica -Lefano-1^C –

Il mondo ha fatto progressi per quanto riguarda la parità di genere e l’emancipazione delle donne, ma ancora oggi milioni di donne vengono perseguitate e continuano a subire discriminazioni e violenze in tutto il mondo.

La parità di genere è uno degli obiettivi fondamentali  per creare un’atmosfera dove ci siano le condizioni necessarie per creare un mondo prospero, sostenibile e in pace. Come conferma abbiamo proprio il fatto che questo bisogno è uno degli obiettivi fondamentali da raggiungere nell’Agenda 2030, il che è una vera sfida che tutto il mondo ha accettato e anche una sfida contro il tempo.

Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera. C’è da aggiungere che, nonostante tutto, la situazione è ancora molto critica. Per fortuna però ci arrivano anche delle notizie positive: circa i due terzi dei Paesi in via di sviluppo hanno raggiunto la parità di genere nell’istruzione primaria; in 46 paesi, le donne detengono circa il 30% di seggi nei parlamenti nazionali in almeno una Camera; in Nord Africa la proporzione di donne che occupano posti di lavoro retribuiti al di fuori del settore primario è aumentato dal 35% del 1990 al 41% del 2015. Per raggiungere quest’obiettivo si devono raggiungere anche dei traguardi che favoriranno la parità di genere che sono: porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze; eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica, compreso il traffico e lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo; eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili; riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito; garantire partecipazione ed effettività femminile in ogni decisione in campo politico, economico e della vita pubblica; garantire accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti in ambito riproduttivo.

Ovviamente per raggiungere questo Goals, il n°5, e anche tutti quelli in The Sustainable Development Agenda (in totale 17), c’è bisogno di uno sforzo comune che ci aiuterà a sostenerci l’uno con l’altro e contemporaneamente a migliorare il mondo.