//“N2O NO GRAZIE”

“N2O NO GRAZIE”

di | 2020-01-07T19:21:30+01:00 7-1-2020 19:21|Alboscuole|0 Commenti
  –di Alessandro Costa della III B–   Ultimamente la tutela dell’ambiente è uno dei problemi principali a cui il genere umano deve trovare soluzioni. Secondo molti, il 2050 sarà il termine ultimo, l’anno di non ritorno, dopo il quale non si potrà più fare nulla, poiché il pianeta sarà troppo inquinato e sarà impossibile tornare indietro. L’aria diventerà irrespirabile e non ci saranno più le condizioni per vivere. E’ quindi evidente che i prossimi trent’anni saranno decisivi. In alcuni paesi c’è una particolare attenzione a questi temi, in altri si ha l’impressione che i politici e la popolazione siano completamente disinteressati alla questione. A volte  gli adulti  sembrano ignorare questo problema, forse perché nel 2050 non ci saranno più, ma varrebbe la pena pensare alle conseguenze che colpiranno le future generazioni. Quale sarà il mondo in cui vivranno i loro figli e i loro nipoti? Inquinato e inospitale, per la mancanza di politiche ambientali a tutela del pianeta. Per prevenire questa drammatica eventualitá, in Italia è stato organizzato un progetto di nome “N20 NO GRAZIE”. Già negli anni precedenti, ci sono state analoghe iniziative in alcune città italiane,come Milano e Brescia. Quest’anno il progetto verrà sperimentato anche a Napoli ed a Roma. Esso prevede di misurare la quantità di biossido di azoto presente nell’ aria, mediante apparecchi posti vicini a luoghi abitati e trafficati. Questi apparecchi dovranno essere posizionati ad un’altezza di circa due metri,per questo si è pensato di porli su  un semaforo o su di  un palo della strada. Il progetto avrà luogo durante il mese di febbraio 2020, ma i rilevatori dovranno essere ritirati entro fine gennaio, al costo di soli 15 Euro. Il biossido di azoto è una sostanza tossica rilasciata principalmente dai veicoli con motori termici, quali automobili, camion e autobus. E’ estremamente letale sugli anziani e sui bambini. Nel 2018 infatti la concentrazione media annua di questo gas ha raggiunto a Roma 66 yg/m3, a Milano 59 yg/m3 e a Napoli 56 yg/m3. Secondo alcune analisi, l’Italia detiene il record negativo di morti premature causate dal biossido di azoto, 17.290 in un anno. E’ un dato inaccettabile ed è ora di dire basta a tutto ciò. Durante il corso dell’anno i partecipanti al progetto potranno diventare agenti del cambiamento prendendo parte anche a incontri, laboratori, azioni di attivismo civico per contribuire all’adozione di nuove misure per la riduzione degli inquinanti dell’aria. A mio parere è un progetto molto valido, che mi ha colpito particolarmente.Finalmente si è pensato a qualcosa di concreto per la tutela dell’ambiente, cosa che sta molto a cuore alle giovani  generazioni. Sarebbe bello se tutte le scuole di Napoli, acquistassero ognuna un rilevatore di biossido di azoto, col contributo degli alunni interessati, visto il costo veramente simbolico. In questo modo potremmo contribuire attivamente a limitare la produzione di biossido di azoto e rendere più pulita e respirabile l’aria della nostra città.