//Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole

Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole

di | 2018-12-03T10:55:14+01:00 30-11-2018 20:40|Alboscuole|0 Commenti
di Federico Scolarici – Un contributo propositivo per la crescita del nostro paese lo può dare proprio il Sud, da sempre “Terra Magna”, che guarda all’Italia e all’Europa con l’obbiettivo di conciliare al meglio la sicurezza con il lavoro. L’ing. Antonio De Matteis, appartenente ad un importante associazione civica leccese “VISIONIDASUD”, è stato il relatore della “Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole” (27/11/2018). Dopo essersi presentato ci ha subito esposto i tre punti più importanti  sull’argomento: primo fra tutti è il nostro comportamento, seguono la cura della scuola e la sua realizzazione. Questa giornata sulla sicurezza è nata poiché nel 2008 c’è stato il crollo del tetto di una scuola in cui uno studente ha perso la vita. Purtroppo questa data non è l’unica perché nel 2002 un terremoto in Molise fece crollare la scuola di San Giuliano di Puglia dove sono morti 27 bambini e una maestra e nel 2005 si assistette al crollo di un auditorium di una scuola di Casoria. Il nostro relatore ci ha elencato alcuni rischi concreti a cui le scuole sono soggette: -Rischio di incendi -Rischi infrastrutturali (crollo di solai a causa di agenti atmosferici) -Cadute accidentali -Rischi da uso videoterminale -Rischio chimico o biologico.  Uno dei fattori fondamentali di rischio è la quantità di persone nell’edificio, l’età degli utenti, tenendo presente che gli alunni sono ancora minorenni. Esiste un organo, che è l’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia scolastica, che svolge un ruolo importante per intervenire sulle condizioni delle scuole nonché sulla programmazione delle decisioni da prendere. Tra il 2012 e il 2013 il MIUR ha reso pubblici i seguenti dati:
  1. L’età degli edifici;
  2. La normativa antincendio;
  3. Il rischio sismico.
 
  1. L’età degli edifici è importante perché questi richiedono continue manutenzioni in quanto il 4% degli edifici sono stati costruiti prima del 1900, il 44% degli edifici sono stati costruiti tra il 1961-1980;
  1. La normativa antincendio è importante perché se viene attuata riduce al minimo questo rischio: il 66,5% delle strutture è dotato di impianto idrico antincendio, solo il 49,3% ha le scale di sicurezza, il 61,5% può fornire una Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico, il 63% è dotato di sistemi di allarme. La percentuale si alza al 95,1% sulle segnaletiche di sicurezza e al 98,3% per gli estintori portatili.
Il D. Lgs. 81/2008 è il riferimento principale per la sicurezza. Devono essere formati sia i lavoratori nella scuola che gli alunni protagonisti, per esempio, attraverso prove di evacuazione. L’art. n. 5 del D.M.382/1998 cita che il datore di lavoro deve comunicare con gli enti locali i rischi che ci sono nelle strutture scolastiche. In una seconda parte della conferenza, l’Ingegnere ha esposto le Norme generali di sicurezza tra le quali: -Valutazione dei rischi; -Programmazione della prevenzione; -Riduzione al minimo dei rischi; -Rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro; -Riduzione dei rischi alla fonte; -Sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è; -Riduzione del numero delle persone esposte al rischio; -Utilizzo limitato degli agenti chimici e loro conservazione in posti sicuri; -Utilizzo di opportuni segnali di sicurezza. Infine l’Ingegnere ha concluso dicendo che le norme possono essere di aiuto e la formazione impeccabile, ma il nostro comportamento è il fattore più importante per la sicurezza scolastica.