//BRINDIAMO ALLA VITA COMBATTENDO I PREGIUDIZI

BRINDIAMO ALLA VITA COMBATTENDO I PREGIUDIZI

di | 2024-05-05T18:43:53+02:00 5-5-2024 18:43|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Margherita Venturini – docente scuola Primaria – plesso Giovanni XXIII – Primo e secondo posto per le classi 5A e 5C della Scuola Primaria “Giovanni XXIII” dell’IC ASSISI 2, al concorso AVIS sezione comunale di Assisi “Franco Aristei”. “DONA CON IL CUORE, DONARE IL SANGUE È NATURALE”, questo è il titolo della decima edizione del concorso della sezione comunale dell’Avis di Assisi “Franco Aristei”, riservato alle classi quinte della Scuola Primaria, agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado e alle classi quarte degli Istituti secondari di secondo grado presenti nel territorio di Assisi. Il concorso vuole offrire la possibilità ai partecipanti di esprimere in maniera libera ed originale abilità, conoscenze, riflessioni, suggerimenti, sensibilità scaturite dal tema proposto. All’interno del contesto della sezione di concorso per le classi quinte, spiccano sul podio dei primi due posti, gli elaborati grafico pittorici del plesso della Scuola Primaria “Giovanni XXIII”, facenti parte dell’I.C. Assisi 2 di Santa Maria degli Angeli. Le due classi, che da anni lavorano con costanza, determinazione e perseveranza sul tema dell’inclusione, hanno prodotto con i propri alunni degli elaborati, mettendo in atto atteggiamenti di cooperazione dove ognuno ha partecipato in base alle proprie potenzialità e capacità. Nello specifico, la classe 5A, prima classificata, ha realizzato un albo illustrato dal titolo Lettera di una Goccia di Sangue all’Umanità. Come si evince dall’introduzione dell’opera, gli alunni sono partiti dalla semantica del termine dono “che ci parla di qualcosa di immateriale, come il dedicare tempo, attenzione o gentilezza agli altri; esso è spesso considerato un atto spontaneo, non necessariamente legato a occasioni specifiche, ma piuttosto guidato dalla compassione e dalla generosità. Ma come si può donare qualcosa di cui si ha paura? Il sangue fa paura, soprattutto ai bambini. Il sangue che esce dal naso, la ferita provocata da una caduta, il sangue nei fumetti, nei videogame, in televisione. Anche i libri di storia ci parlano di sangue e morte: la simbologia del sangue si riempie di significati mistici, di prodigi farmacologici, di sogni alchimistici. Il sangue permea una società violenta, crudele: forche, patiboli, teste infilzate sulle picche. Come si può pensare di donare qualcosa che riporta alla mente eventi tanto violenti! Tutto ciò che ci è stato tramandato e raccontato, corrisponde però alla realtà? Molto spesso è frutto di luoghi comuni e stereotipi. Uno stereotipo è una qualsiasi opinione precostituita, semplificata o generalizzata, non acquisita dall’esperienza. Purtroppo, spesso sono proprio questi a formare quello che potremmo definire come “pensiero naturale”: può accadere che gli stereotipi siano talmente radicati nella mentalità comune da divenire parte integrante della cultura. Ed è proprio dal voler sfatare questi luoghi comuni che i bambini sono partiti nella realizzazione dell’elaborato. Il primo passo è stato quello di “personificare” l’oggetto-sangue; è una donna bellissima, ma circondata da pregiudizi, infatti nasconde il suo sguardo. La Goccia di Sangue vuole farsi conoscere dall’Umanità, vuole far capire che abita dentro di noi, che vive in funzione nostra e non c’è nulla di più familiare. Grazie a lei, il nostro corpo funziona perfettamente, Madre Natura l’ha creata per questo scopo. Se noi siamo così fortunati ad aver ricevuto un dono così grande, perché non possiamo regalare gioia anche a coloro ai quali il meccanismo di perfezione si è inceppato? A questo punto la ricerca è partita dalla conoscenza scientifica del corpo umano ed in particolare della funzione del sistema circolatorio. Si è passati poi al sapere storico e linguistico dei significati, per arrivare ad una discussione di educazione civica sulla pratica della donazione del sangue. Rendersi conto della realtà, conoscerla scientificamente e moralmente, scavalcando ogni barriera pregiudiziale; si è dato il via alla fantasia, all’entusiasmo e alla collaborazione.” L’elaborato della classe 5C dal titolo Brindiamo alla vita, come si legge nelle parole delle docenti e degli alunni “prende vita dalla vita. Abbiamo riflettuto sui momenti belli che tutti viviamo e che spesso hanno come apice un brindisi con il quale ci auguriamo tutto il bene possibile. I bicchieri si incontrano e si scontrano, così come le nostre vite, che quando si incontrano si mescolano, si uniscono, si   legano e scambievolmente si donano. Donare qualcosa di se stessi, offrire gratuitamente il proprio sangue significa celebrare la magnificenza della vita nella sostanza.  Il sangue è il seme della vita stessa è sinonimo di coraggio, forza, spirito, vitalità, vigore, cuore e sentimento. Allora noi ragazzi della VC vogliamo invitare tutti a brindare alla vita animati da un vero sentimento di gratuità ed unità. Buona vita a tutti.” La preside dell’IC ASSISI 2, la dottoressa Chiara Grassi, ha espresso grandissima soddisfazione per i risultati conseguiti; insieme alle due classi quinte, si aggiudica il primo posto anche la classe 3C della Scuola Secondaria di Primo Grado Alessi. “Risultati così entusiasmanti possono essere raggiunti soltanto grazie alla preparazione, ma soprattutto alla sensibilità dei nostri alunni. Sono esperienze che hanno un valore formativo alto e che non ci stancheremo di appoggiare, per offrire ai nostri studenti opportunità sempre maggiori”.