//CHI ERA ALFONSO GALLO?

CHI ERA ALFONSO GALLO?

di | 2019-03-23T17:47:07+01:00 23-3-2019 17:27|Alboscuole|2 Comments
La nostra scuola deve il suo nome alla persona di Alfonso Gallo. Un uomo illustre della nostra terra ma piuttosto sconosciuto tra gli studenti del nostro istituto, a cui pur è intitolato. Spinti dalla curiosità, siamo andati a chiedere a nostri compagni di scuola se sapessero chi fosse Alfonso Gallo, e le risposte non sono state molto positive. Infatti è risultato che solo un paio di studenti su classi intere ne avessero sentito parlare ma nemmeno con tanta precisione. Se anche tu che stai leggendo questo articolo, non conoscevi chi fosse Alfonso Gallo, non sapevi neppure che egli è stato un esponente molto attivo e importante per il territorio aversano. Nato ad Aversa il 24 Marzo 1890, Alfonso Gallo è stato un insegnante e biblotecario. Dopo aver finito gli studi liceali, si dedicò allo studio delle materie umanistiche presso l’Università degli Studi di Napoli, dove nel 1912 si laureò in ricerche storiche e paleografiche. In quest’anno vennero pubblicati i suoi primi scritti di paleografia e diplomatica: Un documento falso del monastero benedettino di S. Lorenzo di Capua. Memoria (in Atti dell’Accademia Pontaniana) fu proposto per la pubblicazione da Benedetto Croce. Successivamente iniziò lo studio di atti privati notarili di Aversa Normanna e fece ricerche e studi storici su scritture documentarie dell’Italia Meridionale medievale, i curiali napoletani e la loro scrittura, i documenti medievali cassinesi e aversani. Dal 1919 fu insegnante di scuole medie e nel 1923 vinse il concorso per la cattedra di Paleontologia latina. Nel 1931 creò l’Ente nazionale per le Biblioteche Popolari e Scolastiche. È di questo periodo la trascrizione di un codice membranaceo (formato di fogli di pergamena o cartapecora) aversano dei secoli XI-XII (Il Cartario di S. Biagio di Aversa) e la pubblicazione di un’opera di capitale importanza per la storia delle nostre origini contenente la raccolta di “tutti i documenti normanni di Aversa”(Codice Diplomatico Normanno di Aversa). Ma la fama di Alfonso Gallo è legata soprattutto alla conservazione del libro. Si occupò del restauro del patrimonio bibliografico e documentario della lettura e riproduzione dei testi sbiaditi ed abrasi, e sperimentò un metodo per la cura dei libri antichi. Nel 1938 fondò l’Istituto di patologia del libro, che diresse fino alla morte e che tutt’ora porta il suo nome. Uomo poliedrico (dai molti aspetti) , collaborò a quasi tutte le riviste storiche e bibliografiche italiane, e fu consulente delle Congregazioni Vaticane e di Istituti di paesi esteri. Collaborò inoltre con giornali come “L’Osservatore Romano“, il “Corriere Campano” e il “Corriere Aversano”. Morì a Napoli il 1° dicembre 1952, poco dopo l’uscita del suo libro “La lotta antitermica in Italia”. Insomma, Alfonso Gallo è stato un uomo di grande cultura e fama, e non può essere sconosciuto alla maggior parte degli studenti dell’istituto. Con questo articolo speriamo di aver contribuito anche in minima parte alla diffusione della conoscenza di questo grande personaggio.

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