//VISITA AL PARCO TEMATICO “ANTONIO D’ACUNTO

VISITA AL PARCO TEMATICO “ANTONIO D’ACUNTO

di | 2019-03-23T17:35:40+01:00 23-3-2019 17:35|Alboscuole|0 Commenti
di – Angelo Alfieri ID Il giorno 22 marzo 2019, accompagnati dai nostri professori Alfonso Pisciotta e Paolo Catalano, ci siamo recati al Parco ecologico dell’ASIA di Napoli, che si trova in località Marianella. Il Parco è dedicato ad Antonio D’Acunto che è stato un uomo politico che si è impegnato molto per l’ambiente. Al nostro arrivo siamo stati accolti dal responsabile del Parco: il Dottor Vincenzo Russo. Durante la prima parte della visita, il Dott. Russo ci ha mostrato l’isola ecologica, parlandoci dell’importanza di una corretta raccolta differenziata, che è indispensabile per poter riciclare i materiali. Vi erano infatti diversi contenitori, come campane e cassonetti di vario colore, ciascuno destinato ad un materiale in particolare, come plastica, carta e vetro. Ma soprattutto vi erano  contenitori per la raccolta dei rifiuti speciali, come farmaci scaduti, batterie, vernici e oli. In altri ancora vi erano elettrodomestici di grandi dimensioni come i frigoriferi e poi ancora altri per elettrodomestici di dimensioni minori, come computer e piccoli televisori. Dopo aver visitato l’isola ecologica, ci siamo recati nel parco tematico che è un’area verde alimentata dall’energia solare. Qui abbiamo partecipato ad un laboratorio, simulando il nucleo, i protoni i neutroni, ed il movimento degli elettroni colpiti dai raggi solari. Dopo siamo entrati in un’aula didattica dove il Dottor Russo ha messo a confronto fotografie attuali con quelle di nove anni fa per far vedere come la raccolta differenziata è stata utile per smaltire una gran parte dei rifiuti, che invece circa nove anni fa  soffocavano alcune zone della città raggiungendo i primi piani degli edifici. Abbiamo poi visto un video sull’isola di plastica che si trova nell’Oceano Pacifico e si estende per tantissimi chilometri quadrati ed ha quindi delle dimensioni davvero sconvolgenti. Il video fa molto riflettere perché mostra gli effetti dell’inquinamento delle acque del mare, che fa ammalare tantissime specie di pesci, che poi finiscono sulle nostre tavole, provocando danni anche alla nostra salute. Ci sono molti ambientalisti che salvano molti animali, come le tartarughe marine, spostandoli in acque pulite. Ci è stato poi illustrato un cartellone, dove erano raffigurati diversi oggetti e per ognuno di essi era indicato il tempo che il mare impiega per degradarli: ad esempio per smaltire un cotton fioc, sono necessari dai 20 ai  50 anni, mentre per un accendino sono necessari dai 100 ai 1000 anni. All’uscita dalla sala didattica ci hanno consegnato un libricino molto interessante sulla raccolta differenziata e dei gadget. Così si è conclusa una visita davvero molto interessante, dalla quale dobbiamo sicuramente prendere spunto ogni giorno per fare anche noi la nostra parte per la salvaguardia dei territori in cui  viviamo, cercando così di dare una speranza di salvezza al nostro bellissimo pianeta. Angelo Alfieri I D