//#MajoranaPentameron 2B-Cambiamenti sociali causati dalla tecnologia.

#MajoranaPentameron 2B-Cambiamenti sociali causati dalla tecnologia.

di | 2020-03-19T07:07:27+01:00 11-3-2020 21:32|Alboscuole|0 Commenti
di Ludovica Fiorenza  – 2^B – Negli ultimi 10 anni il nostro Pianeta è stato caratterizzato da un cambiamento profondo senza precedenti. Uno dei fattori principali di questo è sicuramente l’innovazione tecnologica che ha iniziato ad integrarsi sempre di più nella vita dell’uomo arrivando fino ad oggi, dove essa è sicuramente parte fondamentale della vita degli esseri umani di tutte le fasce di età.                                                                        L’ innovazione tecnologica o meglio rivoluzione digitale è il passaggio dalla tecnologia meccanica a quella elettronica digitale che, iniziato nei paesi industrializzati del mondo durante i tardi anni Cinquanta con l’adozione di computer e memorie digitali, è proseguito fino ai giorni nostri in varie fasi storiche, all’interno della cosiddetta terza e quarta rivoluzione industriale. Si fa riferimento a questo periodo di cambiamento e di sviluppo tecnologico anche con l’espressione rivoluzione informatica, per indicare gli ampi cambiamenti socio-economici apportati dalle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. Pensiamo ora ad oggi, dove la tecnologia è  talmente entrata  a far parte della nostra vita quotidiana da non darle più molta importanza anzi delle volte la si da per scontata.  Ma se pensassimo  per un attimo a come era la vita prima dell’avvento della tecnologia e a come avremmo vissuto senza di essa, allora possiamo anche cercare di capire quali sono stati i vantaggi recati dall’uso della tecnologia per noi, per la nostra vita e per quella di tutti gli uomini del mondo e quali sono gli aspetti  negativi,  legati all’abuso e al modo errato di servirsi delle tecnologie a nostra disposizione. Gli strumenti tecnologici ci permettono di fare cose impensabili fino a qualche anno fa, stando comodamente seduti a casa di fronte ad un pc, si può fare shopping, acquistando per negozi in tutto il mondo, pianificare una vacanza, studiare assistiti da un tutor virtuale ecc.. Negli ultimi decenni il genere umano è passato dal mandare lettere lunghe a mandare un semplice messaggio, da ciò deduciamo la perdita della comunicazione vera e propria. Basti pensare agli incontri tra amici, dove ognuno se ne sta per proprio conto sui social network (instagram, whatsapp, facebook). L’essere un  utente di un Social Network, ci convince di far parte  di una comunità, ci fa credere di essere amici quando invece si tratta di una comunità “virtuale”  in cui i rapporti molto spesso sono finti.  Si parla oggi di nuove tecno-fobie e di stress da nuove tecnologie, ad esempio  controllare incessantemente il telefono per paura di non essere raggiungibile o guardare la mail o un sms o un wathsapp  per paura di non leggere  un messaggio importante quindi di rimanere sempre online. Inoltre, è proprio a causa dei social network e di internet che emergono i lati negativi delle tecnologie digitali: sociologi e umanisti si tormentano intorno a temi come fake news, alternative truth, haters, mentre tecnici e scienziati affrontano il tema dal lato del cybercrime o dei risvolti dell’intelligenza artificiale. La tecnologia dell’informazione e della comunicazione ci ha permesso di abbattere ogni barriera e ogni frontiera: quando però, la realtà virtuale, ci confonde, scavalcando la realtà, lì diviene pericolosa. La tecnologia è ormai parte integrante della nostra vita e non ci potremmo rinunciare. Vivremo meglio se ci rinunciassimo? Penso di no. Il problema non è certo il mezzo, ma l’uso che di quel mezzo si fa. Si dice spesso che la tecnologia si andrà a sostituire progressivamente all’uomo: dal punto di vista delle funzioni è vero, ma niente può sostituire il nostro cervello e la capacità umana di prendere decisioni senzienti. Quello che la tecnologia, infatti, non è in grado di fare è sostituire la nostra creatività e originalità, qualità umane che vanno preservate a ogni costo. Tuttavia, l’uso costante di mezzi che ci rendono la vita “facile” rischia di portarci a un appiattimento anche da questo punto di vista.