//Bucarest

Bucarest

di | 2020-05-02T19:30:20+02:00 2-5-2020 19:30|Alboscuole|0 Commenti
Bucarest in romeno: București, è la capitale e la città più popolosa della Romania. Posta nel sud del Paese, sul fiume Dâmbovița, è il maggiore centro industriale e commerciale del paese. Secondo le stime degli specialisti, Bucarest raccoglie più di tre milioni di persone al giorno; a questo si aggiungono le località intorno alla città, che fanno parte della futura area metropolitana, hanno una popolazione di circa 430 000. Si teorizza che il nome della città derivi dalla parola rumena bucurie, che significa felicitàgioia; la giusta traduzione potrebbe essere quindi città della gioia. Altre teorie presumono che il nome sia legato a quello del suo leggendario fondatore, il pastore Bucur. Bucarest è situata nella parte sudorientale del Paese in un’area di lievissime ondulazioni al centro della pianura Valacca, tra il Danubio a sud e i Carpazi a nord, ed è attraversata dal fiume Dâmbovița, affluente dell’Arges, e da un affluente del Dâmbovița, il Colentina, il cui corso si allarga a formare piccoli laghi. Nella capitale l’inverno è freddo e grigio, con nevicate e gelate. L’estate è calda e soleggiata, ma nel pomeriggio possono scoppiare dei temporali. Durante le ondate di freddo, la temperatura può scendere fino a circa −15 °C. Secondo la leggenda la città venne fondata da un pastore di nome Bucur come tappa del suo cammino di transumanza dai Carpazi al Mar Nero. L’area di Bucarest era popolata già da tempi remotissimi. Nella zona fra i fiumi Dâmbovița e Colentina appaiono alcune prove di insediamenti della cultura neolitica risalenti intorno al 1800 a.C. Nonostante i numerosi insediamenti preistorici e relativi ritrovamenti, un primo vero nucleo urbano sorse, sulle rive della Dâmbovița, solo alla fine del XIV secolo. Il 6 dicembre del 1916, la città fu occupata dalle forze tedesche e la capitale fu trasferita a Iași. La città fu finalmente liberata nel dicembre del 1918, tornando capitale del Regno di Romania. Il 30 dicembre 1947, i comunisti, giunti al potere con l’appoggio dell’URSS, abolirono la monarchia instaurando una dittatura comunista sotto l’influenza sovietica. Alla fine degli anni settanta, durante la dittatura di Nicolae Ceaușescu, dopo un forte terremoto buona parte del centro storico è stata distrutta e successivamente rimpiazzata con edifici comunisti. Fino a pochi decenni addietro le zone circostanti la capitale erano principalmente rurali, però dal 1989 si è iniziato a costruire nuovi quartieri intorno alla città. Il suo monumento centrale è il gigantesco Palatul Parlamentului, il palazzo del governo di epoca comunista che comprende 1100 stanze. Poco distante, lo storico quartiere Lipscani è caratterizzato da una vivace vita notturna e ospita la piccola chiesa ortodossa orientale di Stavropoleos nonché il palazzo del XV secolo Curtea Veche, dove regnò il principe Vlad III, soprannominato “l’Impalatore”. Popolo Umberto 2^ i