//Bruna, la vecchina gentile

Bruna, la vecchina gentile

di | 2018-11-27T10:48:53+01:00 25-11-2018 17:37|Alboscuole|0 Commenti
di Noemi, Salsabil, Daniele (classe 1^A) – C’era una volta una vecchina che viveva in un capanno vicino al fiume Brenta, in località Grantorto. La vecchina si chiamava Bruna, non sapeva andare in bicicletta, non sapeva cucinare e per questo si comprava sempre la pizza. Un giorno volle affrontare la sua paura, prese la bici e, prima ancora di salirci, sbattè la testa contro un albero e scivolò dentro il fiume. Da quelle parti passava uno gnomo con la sua canna da pesca mezza rotta, prese la canna e la lanciò in acqua. La vecchina, mentre cercava di risalire, notò che il fiume era di colore marrone. Assaggiò con tanta curiosità e rimase molto sorpresa: il fiume era di cioccolato e pensò che, se si fosse bevuta tutta l’acqua, sarebbe sopravissuta e così fece. Lo gnomo la vide e le chiese se stesse bene e se voleva diventare sua amica. La vecchina accettò l’amicizia e lo gnomo, come ringraziamento, le concesse di esaudire tre dei suoi desideri. Il primo desiderio esaudito fu quello di incontrare Sfera Ebbasta e di cantare con lui,  ma Sfera, poi, se ne pentì. La vecchina, allora, chiese allo gnomo la seconda possibilità, ossia quella di vivere in una villa con la piscina, ma quando vi entrò, subito l’acqua uscì. Rimaneva un terzo e ultimo desiderio: la vecchina voleva diventare giovane e magra. Lo gnomo la accontentò e, in breve tempo, diventò una ragazza bellissima e ringraziò lo gnomo con tutto il cuore.