//# 4^ articolo della rubrica : ALLO SCOPERTO

# 4^ articolo della rubrica : ALLO SCOPERTO

di | 2019-11-30T23:49:06+01:00 30-11-2019 23:49|Alboscuole|0 Commenti
di Arianna Vario – In questa nuova rubrica cercheremo di mandare alla ribalta quei talenti nascosti e ai quali la scuola, per diverse esigenze, non riesce a dar spazio, se non in poche e rare occasioni. Ciao, raccontaci di te. Ciao, mi chiamo Giulia e frequento il quarto anno del liceo linguistico Rosina Salvo; ho un certo lato artistico che sfocia in diversi ambiti, ma quello per cui ho una passione più grande è la danza che mi permette di scaricare la negatività che tendo ad accumulare, ma anche di incanalare la mia creatività che altrimenti raramente trova spazio. Cosa pensi per concentrarti prima e durante una performance? Vi svelo un segreto: in realtà il trucco sta proprio nel non pensare perché è il più grande errore che una persona che balla in generale, che sia un ballerino o una ballerina o qualunque persona. Durante la performance non è solo la mente che viene controllata, ma tutti i cinque sensi che ti permettono di controllare la situazione. Quando parte la musica è come se impersonificassi il ritmo e divento la base musicale su cui ballo. In maniera esagerata, quasi poetica, potrei affermare che divento “schiava della musica”. È come se diventassi la concretizzazione della musica. Cosa cerchi di trasmettere mentre balli? Quando ballo è come se esponessi un’opera d’arte: il ballo è arte e come arte è soggetto a libera interpretazione. Come può sembrare un qualcosa di pubblico soggetta allo sguardo di tutti, in realtà, riguarda principalmente la sfera privata e quindi il singolo individuo. Non è facile dire cosa voglio trasmettere ma a me stessa voglio trasmettere sicurezza e consapevolezza della mia persona, come se ogni dubbio che ho su di me sparisse così da creare un’immagine idealizzata di me. Qual è la tua fonte di ispirazione? Ho innumerevoli fonti di ispirazione che variano da persone comuni o famose a scene a cui assisto quotidianamente, a video di coreografie già fatte ma anche emozioni che mi travolgono e che devo trasmettere con il ballo. Faccio danza da quando ho sei anni e da sempre Michael Jackson mi ha ispirato concretamente: studio e ammiro la sua figura, il personaggio, il suo stile, il suo freestyle. Anche Madonna, icona del pop, che per il suo tempo è stata senza dubbio rivoluzionaria ed ha abbattuto innumerevoli barriere proprio come vorrei fare anche io. Queste influenze sono presenti nel mio freestyle che è il mio genere preferito, che si rivela un mix di tutto ciò che mi ispira di più. “Studia i grandi e diventa più grande” –Michael Jackson “La danza è per sole ragazze”. Che ne pensi di questa affermazione? Essendo agli sgoccioli del 2019 è necessario abbattere i cosiddetti ruoli di genere che non sono altro che una banalissima concezione sociale che ormai è assolutamente obsoleta e che non hanno mai portato ad altro che sofferenza in ugual modo ad entrambi i generi. Tantissime volte abbiamo sentito la frase “i veri uomini non piangono” o “non fare la femminuccia”: dobbiamo abbattere quella concezione per cui l’uomo che balla o che mostra le sue emozioni sia debole. Avere il coraggio di fare ciò che sentiamo è sinonimo di grande forza d’animo, ricordando sempre che la propria libertà termina dove inizia quella degli altri. Per finire, come sproneresti quei bambini, ragazzi o adulti, soprattutto di genere maschile, a non demordere per gli stereotipi imposti e condivisi dalla buona parte della società? Dovete semplicemente seguire il vostro cuore e le vostre emozioni perché la vita è una ed è vostra. Il mondo cambia, si evolve a patto che qualcuno si impegni nel portare avanti il cambiamento. Lamentarci senza agire non ci può essere il cambiamento: siate l’eccezione alla regola, alla fine diventerà regola. Nei momenti di sconforto affidatevi ai vostri familiari e amici che sanno quanto per voi valga tutto ciò che state facendo. Il giudizio degli altri non importa minimamente perché essenzialmente non vi conoscono.