//Visita al presepe di San Francesco a Soleto

Visita al presepe di San Francesco a Soleto

di | 2019-01-03T10:24:26+01:00 2-1-2019 11:02|Alboscuole|0 Commenti
di Andrea Monti – Quanta emozione per noi ragazzi di prima media, mercoledì 19 dicembre 2018, accompagnati da un nostro insegnante, visitare il Presepe di San Francesco allestito nel giardino del Santuario Madonna delle Grazie di Soleto. Arrivati, ci ha accolto una guida e ci ha accompagnato per tutto il tragitto illustrandoci le varie tappe e scene del Presepe rappresentanti, ognuna, un tema su cui riflettere. Da  subito ci ha fatto presente che c’è stato un lavoro molto impegnativo da parte di tante persone volontarie che hanno collaborato per la costruzione del Presepe e ci ha spiegato che le statue sono state realizzate in carta pesta, gli animali in ceramica e che alcune costruzioni sono rimaste quelle di una volta. La prima scena del Presepe rappresentava l’abbandono degli animali; poi un’altra scena un contadino in un pollaio che dava da mangiare alle sue galline. In seguito c’era una donna che attingendo acqua dalla cisterna lavava i panni. Questa cisterna era alimentata dall’acqua piovana che, tramite una pompa, veniva introdotta in una vasca per essere attinta dagli abitanti. Dopo abbiamo visto un mulino ad acqua alimentato dall’acqua attraverso un tubo. Lì vicino c’era uno stagno con dei pesci vivi. In questo Presepe, ambientato a Greccio, c’erano anche tocchi soletani come: muretti a secco, la pietra soletana, le “pale di ficatindia” appese sui muri o coltivate e tante piante tra cui basilico, rosmarino, ulivo, fiori, cipolle, insalata. Particolare stupore ci ha suscitato la scena dedicata alla violenza sulle donne, scena intinta di rosso: il rosso della panchina e delle scarpe. Successivamente abbiamo visto due scene: una sul gioco d’azzardo e una sulla dipendenza che in quel momento ci hanno fatto riflettere a non giocare d’azzardo da grandi e non diventare dipendenti dai giochi. Poi c’era una scena sulla schiavitù, con un uomo di colore che veniva frustato per lavorare, una persona ubriaca nella sua bottega di vino e successivamente un vecchio frantoio. Inoltre ci hanno illustrato il miracolo della Madonna delle Grazie. Dopo abbiamo visto un lago paludoso molto realistico e una piccola scena dedicata alle Suore Clarisse che rimanevano in convento dove pregavano e lavoravano senza uscire mai. Infine abbiamo visto la Natività che raffigurava Gesù Bambino, Maria e San Giuseppe e accanto c’erano due statue di San Francesco che rappresentavano due momenti della sua vita: una da ricco e l’altra da convertito, vestito con un sacco e sandali ai piedi. Qui c’erano gli effetti speciali con la neve: una vera magia. E con una foto in questo ambiente magico e l’augurio che quanto visto ci induca a riflettere, si è conclusa la nostra visita.