Nella scorsa estate i plessi della Scuola dell’Infanzia e Primaria di Fagnano Castello (Cs) sono stati interessati da lavori di efficientamento e riqualificazione energetica finanziati dal GSE (Gestore di Servizi Energetici) su scala nazionale.
La consegna del nuovo e colorato edificio ha fatto balenare l’idea di personalizzare il muro antistante l’istituto (ubicato soprattutto di fronte al plesso dell’infanzia), che si presentava come una tela vuota, a disposizione della fantasia e della creatività di insegnanti e bambini.
In quest’ottica ed ancor più al fine di coinvolgere i più piccoli in un’attività volta a valorizzare un bene pubblico, si è quindi pensato di progettare un murale che i bambini stessi avrebbero contribuito a dipingere.
L’immagine, creata al computer, oltre ad essere allegra e colorata come il resto dell’edificio, rappresenta idealmente l’anima della scuola dell’infanzia.
Il trenino raffigurato, infatti, vuole in primo luogo simboleggiare e racchiudere in sé il viaggio di apprendimento e crescita, che i bambini vivono in questo primo segmento scolastico, e che li coinvolge dal momento dell’accoglienza (tra i 24- 36 mesi, rappresentato dagli zainetti posti nel primo vagone a destra) fino a quando ci saluteranno, pronti a proseguire il loro viaggio alla primaria (verso la quale è rivolta la locomotiva ed a cui il vagone immediatamente successivo fa riferimento, con i primi numeri e le prime lettere dell’alfabeto).
Ogni vagone, inoltre, richiama uno dei 5 campi di esperienza che caratterizzano il curricolo formativo della scuola dell’infanzia; nello specifico il vagone più a destra (contenente due zainetti), oltre a rappresentare il primo incontro con l’istituzione-scuola, tocca il campo di esperienza Il sé e l’altro; con la conoscenza delle insegnanti, degli altri bambini, l’apprendimento delle prime regole dello stare insieme e la costruzione della propria identità; il vagone immediatamente successivo (raffigurante due birilli ed un pallone) richiama invece la caratteristica più spiccata dell’infanzia: la conoscenza a partire dal corpo, dall’azione, dall’esplorazione sensibile della realtà, descritta dal campo di esperienza Il corpo e il movimento.
Il terzo vagone (raffigurante pennelli e colori di vario tipo) rappresenta poi la propensione dei bambini di questa età ad esprimersi attraverso ‘linguaggi altri’ rispetto al logos, come il disegno, la pittura, l’arte, racchiuso nel campo di esperienza Immagini, suoni e colori.
Un quarto vagone, che trasporta le forme geometriche piane, chiama stavolta in ballo la logica, la percezione dello spazio, il primo approccio alla misura, e quindi il campo di esperienza La conoscenza del mondo.
Il vagone più vicino alla scuola primaria, dietro la locomotiva, infine, oltre a rievocare chiaramente le esperienze di precalcolo e pregrafismo svolte nella scuola dell’infanzia in prossimità del passaggio alla primaria, rappresenta il campo di esperienza I discorsi e le parole, con l’attenzione al linguaggio verbale, al suono delle lettere, alla capacità di ascolto e rielaborazione verbale delle esperienze.
Dietro il trenino spicca poi un arcobaleno, realizzato con le manine dei bambini, che hanno contribuito anche a colorare a più riprese altre parti del murale come i vagoni, le forme geometriche, gli zainetti e parti del cielo che fa da sfondo; davanti alla locomotiva è stata invece riportata una frase di Maria Montessori; ciò non solo per l’essenziale influenza che questa pedagogista ha avuto e continua ad avere sulla scuola, ma anche perché la via in cui sorge l’edificio scolastico è a lei intitolata.
La realizzazione del murale è stata appena completata; un ringraziamento va al Sindaco, Raffaele Giglio, ed alla Dirigente Scolastica, Gabriella Ardia, che hanno accolto fin da subito con entusiasmo la mia idea, nonché al professore di arte della scuola secondaria, Stefano Porro, che ha supportato la fase di trasformazione del disegno digitale in una maxisagoma cartacea, da usare come una sorta di stencil, mettendo per l’ennesima volta le sue competenze a servizio dell’istituto e lasciando così la sua traccia anche nel nostro murale.
Ulteriore ringraziamento va al signor Mario Vergine, che ha fornito alcuni colori in aggiunta a quelli comprati con il contributo di docenti e famiglie.
Il grazie più grande va come sempre ai bambini, ragione e linfa di ogni azione educativa, i quali hanno collaborato con entusiasmo alla realizzazione dell’opera sulla quale, grazie anche alla mano di un papà, è stato steso un fissativo; ciò al fine di permettere loro, a distanza di tempo, di riconoscere la loro piccola impronta e ricordare una delle esperienze vissute nel primo tratto del loro emozionante viaggio nel mondo della scuola.
[Articolo a cura della docente Antonella Quintieri, Scuola dell’Infanzia Fagnano C., I.C. Fagnano Castello-Mongrassano]
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