//Scommettiamo che la nostra sorpresa di Pasqua è più bella della vostra?

Scommettiamo che la nostra sorpresa di Pasqua è più bella della vostra?

di | 2023-04-13T20:31:57+02:00 13-4-2023 20:31|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Marianna Barbanera – docente di scuola Primaria –  plesso Frondini – Mercoledì 12 aprile per le classi seconda quarta e quinta della scuola primaria Frondini di Tordandrea il rientro a scuola dopo le vacanze pasquali è stato all’insegna della meraviglia e della bellezza. Bandita la correzione dei compiti, rimandati i tradizionali racconti sulle sorprese più buffe scovate nell’uovo di cioccolato, accantonate per un giorno anche le famigerate esercitazioni Invalsi, maestre ed alunni hanno depositato in tutta fretta i libri di italiano e matematica sulla cattedra per correre ad aggiudicarsi il posto più ambito sul pullman che alle 08,30 in punto gia’ li attendeva nel parcheggio alla volta della Galleria Nazionale dell’Umbria. Di chi il merito di questa bella sorpresa pasquale? Della Sezione Soci Coop Francigena che, nell’anno in cui l’Italia celebra Pietro Vannucci come massima espressione della magnificenza pittorica rinascimentale, ha deciso di lavorare con passione ad un progetto che sta consentendo agli studenti umbri di assaporare tutta la potenza ed il genio creativo dell’artista ritenuto dai suoi stessi contemporanei “Il meglio maestro d’Italia”. Così, dopo una merenda al sacco consumata strada facendo e le risate degli addetti al punto informazioni per la disperata ricerca dei cassonetti della differenziata da parte delle maestre (che si sa, neanche in gita cederebbero mai e poi mai alla tentazione della pattumiera del misto “di ripiego”), l’arrivo in centro ha coinciso con le immancabili pose davanti alle facciate dei palazzi storici e le foto di rito da inviare a chi da casa attendeva con ansia di conoscere gli sviluppi della prima gita ufficiale dell’anno scolastico. E se qualcuna delle maestre avesse nutrito dei dubbi sul fatto che bambini cosi’ piccoli potessero apprezzare appieno il valore storico ed emozionale di una mostra così simbolica ed artisticamente complessa, beh, deve essersi ricreduta sin dall’ingresso nella prima sala. I volti dei piccoli visitatori, incuriositi e meravigliati dinanzi alla bellezza senza tempo delle opere in mostra, dimostravano ancora una volta che l’arte non conosce confini né limiti, che per essere amata e assaporata non necessita di sapienza, di maturità intellettuale o di saggezza da esperti. L’arte emoziona, stupisce, rasserena e al contempo sconvolge, rapisce lo sguardo e il cuore di un bambino esattamente come farebbe con quello di un adulto. È linguaggio universale e stupore ancestrale, è istinto creativo e tensione naturale verso tutto ciò che genera piacere e meraviglia. Quindi come non trattenere il fiato davanti a “L’adozione dei Magi”, come non sospirare di emozione autentica alla vista de ” Lo sposalizio della Vergine”, dinanzi alle sembianze angeliche e delicate delle Madonne, che mai nessuno aveva reso così eleganti e raffinate come il “nostro” Perugino. Come non lasciarsi sopraffare dalla bellezza dei volti, degli abiti e dei drappi, dei gioielli riprodotti con dovizia di particolari, dei richiami dorati delle cornici intarsiate e delle simbologie ricorrenti che i bambini giocavano a scovare di tela in tela, di sala in sala, cimentandosi in spiegazioni tanto ardite quanto oculate al punto da sorprende le maestre e persino le guide. Impossibile resistere a tanto splendore. Di fronte a una tale incantevole magnificenza anche l’animo più rude cederebbe, sopraffatto dal richiamo della bellezza ipnotica e senza tempo dei capolavori intrisi di magia dall’artista che da centinaia di anni emoziona e sconvolge, rendendoci fieri di questa nostra meravigliosa terra, di tradizioni intramontabili ed artisti immortali. Fra loro un posto d’onore spetta proprio a lui, il “Divin pittore” Pietro Vannucci, grande fra i grandi.