//RITORNO A SCUOLA: UN’ATTESA INFINITA

RITORNO A SCUOLA: UN’ATTESA INFINITA

di | 2021-01-19T21:59:06+01:00 19-1-2021 21:25|Alboscuole|0 Commenti
Il 7 gennaio 2021, secondo la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, saremmo dovuti tornare a scuola. A causa degli elevati contagi, la data di riapertura della scuola è slittata, illudendo ancora una volta noi studenti che desideriamo con tutte le nostre forze tornare a scuola. L’undici  gennaio è stato indetto uno sciopero a livello nazionale per  poter tornare nelle aule in completa sicurezza, ma ciò  non è servito a  farci tornare in classe. Tutta l’Italia è divisa per fasce, a seconda dell’indice di contagio Rt, la presenza di focolai, la situazione di occupazione dei posti letto negli ospedali e dei posti letto in terapia intensiva… come potremmo mai pensare di tornare a scuola? Secondo l’opinione di molte persone, il maggior luogo in cui ci si può contagiare è proprio la scuola, perché sia alunni, che professori che collaboratori scolastici fanno da veicolo per il virus; se ci fosse una persona positiva in classe, sia i professori che sono stati a contatto con il positivo che tutti gli altri ragazzi, sono obbligati a fare la quarantena preventiva e a fare il tampone. Se un professore o un alunno fosse positivo, la quarantena e il tampone dovrebbero farlo tutte le persone che hanno avuto dei contatti, oltre che la famiglia di quest’ultimo e le persone con le quali questi sono stati a contatto, sarebbe una catena troppo lunga da riuscire a contenere. Secondo altri invece, la scuola è il posto più sicuro, basta tenere le finestre delle aule aperte. Il Governatore De Luca ha stabilito che noi studenti campani dobbiamo ritornare tra i banchi di scuola il 25 gennaio. Io sono dell’idea, che per quanto ami la scuola e ci voglia ritornare, bisogna continuare con la DDI (didattica a distanza integrata) almeno fino a quando non si riducano ulteriormente i contagi, altrimenti noi tutti, potremmo finire in un circolo vizioso dal quale non ne usciremmo facilmente.   DOMENICA FEDERICA  SCHIAVONE (4^D)