//RIENTRO A SCUOLA: L’EMOZIONE DI UN NUOVO INIZIO

RIENTRO A SCUOLA: L’EMOZIONE DI UN NUOVO INIZIO

di | 2021-02-12T10:15:35+01:00 11-2-2021 17:52|Alboscuole|0 Commenti
Oggi, 8 febbraio  2021, per me e un gruppo di ragazzi (metà classe) è stato il primo giorno di scuola dopo tanti dpcm e regole. Una giornata diversa ma ricca di emozioni. Per la prima volta ho rivisto i miei coetanei contenti di tornare a scuola dopo mesi tormentati dal Covid e dalla didattica a distanza. Se fosse stato un  primo giorno come tanti, forse ci saremmo tutti lamentati.  Anche i professori sembravano emozionati di poter tornare dietro la cattedra. Stamattina non mi sono sentita costretta ad alzarmi dal letto per andare in quel “carcere”. Anzi i ruoli apparivano cambiati: per tanti mesi in casa ci siamo sentiti davvero chiusi in un carcere e adesso riprendere la scuola era come se fosse stato un passo verso la libertà…verso la normalità. Anche il semplice fatto di sentir suonare la campanella alla fine dell’ora. Ecco, stamattina mi sono sentita strana, avvertivo un qualcosa all’interno di me che non riuscirei a spiegare a parole.  Ho visto negli altri ragzzi la gioia di potersi rivedere, di incontrarsi fuori dalla scuola con gli amici anche senza potersi abbracciare e senza potersi baciare, di poter ripercorrere quel cortile mantenendo la distanza e muniti di mascherina. Arrivati in aula, abbiamo scelto i banchi monoposti con la dovuta distanza dal  “vecchio” compagno di banco, distanza che , date le circostanze, ci permetterà in altro modo di diventare più autonomi e responsabili. In questo giorno ho rivisto quella complicità nella classe che non vedevo da tanto, anche nello scambiarci una battuta in momenti a volte inopportuni. Anche se l’altra metà della classe era collegata da casa in didattica a distanza, ho vissuto questa mattinata come se fossi tornata alla normalità ma con emozioni diverse . Questo ritorno in aula ha allontanato da me (e forse anche dai miei compagni) il ricorrente pensiero delle cose tristi che ci sono successe e mi ha fatto prendere coscienza come  la scuola possa rivelarsi anche un piccolo rifugio per sentirci protetti. A causa delle mascherine non riusciamo  a capirci al volo quando parliamo, non riusciamo a renderci conto se qualcuno ci sta sorridendo, ma fortunatamente non è l’unico modo per trasmetterci emozioni inconsce. Per come siamo stati bene oggi, anche metà classe in presenza e l’altra in DAD, le emozioni le abbiamo percepite sulla pelle. Ognuno di noi è riuscito ad assorbire i sentimenti e a “leggere” gli stati d’animo e le intenzioni altrui. Nel ritorno a casa ho pensato a questa mezza giornata trascorsa in modo speciale. Dopo tanti mesi abbiamo incrociato dal vivo gli occhi dei nostri compagni e professori. Ho ripensato a quanto  ho vissuto, all’entusiasmo di rientrare a scuola, al sorriso mascherato dei miei professori, alle complicazioni che abbiamo avuto per collegarci con i compagni a casa. A questo rientro che prima davamo molto per scontato e  forse ci annoiava a morte, ci siamo accorti che la realtà-scuola in questo periodo ci è mancata più che mai. È stato uno di quei giorni che non si dimentica. Anche con la distanza spero di rivivere altri giorni come questo, di non ritornare dietro ad uno schermo ma di stare tra queste aule con i miei compagni e trascorrerne altre insieme a loro  con la consapevolezza che questa difficile fase ci  aiuterà a crescere. ROSA GALLUCCIO (4^ C)