//MISTERI DI TRAPANI:I 400 ANNI DEL CETO DEGLI ORTOLANI

MISTERI DI TRAPANI:I 400 ANNI DEL CETO DEGLI ORTOLANI

di | 2020-03-03T18:57:53+01:00 3-3-2020 18:57|Alboscuole|0 Commenti
di Simone Crapanzano – Il 27 febbraio alle ore 18,00 nella chiesa del Collegio dei Gesuiti si è svolta la celebrazione del 400esimo anniversario del ceto degli Ortolani,al quale è affidato il terzo gruppo sacro della processione dei Misteri ovvero “Gesù nell’orto dei Getsemani”. A presiedere alla conferenza è stata sua eminenza il cardinale polacco Stanislaw Rylko, arciprete della Basilica Pontificia di Santa Maria Maggiore e facente parte della pontificia commissione per lo stato della Città del Vaticano. Ad aprire la conferenza è stato sua eccellenza il vescovo Pietro Maria Fragnelli che ha presentato il cardinale e ha parlato del ceto degli Ortolani che  festeggia i 400 anni da quando il mistere è stato affidato a loro; ha ricordato, inoltre, che l’anno prossimo Trapani sarà capitale della cultura. Prendendo la parola il cardinale, saluta i presenti, ringrazia il vescovo per l’invito e ricorda quando, tempi addietro,gli ha insegnato l’italiano. Ammirando il mistere sua eminenza si sente a casa propria, ringrazia le autorità e le maestranze, e, meravigliato dalla processione, aggiunge che i Misteri sono diventati dei “veri e propri strumenti per la religione e la società trapanese,nella processione pulsa il cuore di Trapani” e invita a conservare questa processione che esprime “la profonda e mistica anima del popolo trapanese”; i misteri però non appartengono solo ai trapanesi, ma anche al popolo siciliano e ancora di più al popolo italiano. Il cardinale continua, quindi, dicendo qualcosa di molto importante ovvero che si deve salvare la genuinità dei Misteri facendo in modo così che la processione resti religiosa e non diventi qualcosa solamente di commerciale. La scelta di Gesù nell’orto dei Getsemani affidata agli Ortolani non è casuale,secondo il Cardinale, colpisce la forza espressiva delle figure che mostrano la sofferenza di Gesù,la spiritualità dell’Angelo mentre Pietro dorme con la spada. Nel vangelo secondo Luca si legge che Gesù soffri talmente tanto nel pregare per la salvezza delle persone che il sudore diventò sangue. In nessuna altra parte della Bibbia si entra così profondamente nel subconscio di Gesù. Come si sente Gesù nel mistere? Gesù è presente nel mistere?- si chiede il Cardinale-. Quindi, citando Pascal, che diceva che “l’armonia di Gesù nel giardino del Getsemani durerà fino alla fine del mondo”, questa sera Gesù dice a tutti “Vegliate e pregate” . Tutti dobbiamo imparare a vegliare in questo periodo di confusione, bugie e inganni ; siamo presi da tanti impegni e dimentichiamo quello di cui c’è bisogno nella vita , ovvero la processione diventa così un momento di preparazione a Dio. Purtroppo oggi che molte processioni hanno perso la loro funzione e, a riguardo, cita il libro ” Le feste scippate” di Muolo Mimmo,il consumismo le svuota del loro vero significato e non si deve assolutamente permettere che le feste siano svuotate della loro essenza. La seconda parola “Pregate” è stata persa dagli uomini a causa dei mass media,non si sopporta più il silenzio e c’è chi ne ha proprio paura; a riguardo, è necessario ritornare all’essenziale nella nostra vita,solo con la preghiera la persona si riscopre internamente, può così scoprire la verità su se stesso e chiude augurando a tutti una buona Quaresima. Il vescovo riprende la parola ed è certo che questo dono sarà motivo di approfondimento e riflessione.