//LEZIONI CONDIVISE: LE DOMANDE TERRIBILI

LEZIONI CONDIVISE: LE DOMANDE TERRIBILI

di | 2020-01-06T00:32:13+01:00 6-1-2020 0:32|Alboscuole|0 Commenti
Si dice che l’uomo non sia capace di rispondere in maniera chiara e razionale ad ogni quesito, ma quali sono allora le domande a cui è più complicato attribuire risposta?
In una delle aule del plesso succursale del Liceo scientifico, alcuni degli studenti frequentanti primo, secondo e terzo anno presso il Simone-Morea, hanno sviscerato al meglio l’argomento. In occasione dell’assemblea d’Istituto tenutasi il 30/11/2019, studenti e professori si sono messi alla prova tramite la presentazione di lezioni condivise di ogni tipo, riscontrando risultati positivi  tra gli ascoltatori, interessati a letteratura, cinematografia, sport, storia della musica e a tanti altri argomenti.
Tra le altre, la lezione tenuta dal professore di Lettere classiche Luca Ventricelli si è svolta discutendo e confrontandosi su particolari e insolite domande, poste agli studenti attraverso sorteggio casuale: tra le più svariate citazioni, da G. Leopardi, ad A. Merini, D. Alighieri, W. Shakespeare e tanti altri poeti e filosofi, si è potuto riflettere e tentare di rispondere – seppur approssimativamente – alle cosiddette “domande terribili”.
La lezione ha avuto inizio, analizzando l’etimologia della parola “domandare”, dal verbo composto latino “de”+“mandare”, col significato di “affidare, raccomandare”. La domanda non è, quindi, altro che un’espressione volta ad ottenere qualcosa – come un’ammissione, un prezzo, o una raccomandazione. Inevitabilmente le domande, dalle più semplici alle più complicate, costellano la vita dell’uomo, obbligato a porle al prossimo e a se stesso. Il fine della lezione è stato quello di tentare di attribuire risposte ai quesiti di riflessione posti dalla letteratura italiana e straniera. In ordine sparso, gli alunni partecipanti alla lezione, hanno letto ad alta voce la propria citazione, e successivamente riflettuto: “Mi è stata mai posta una domanda simile? E se dovessi rispondere, cosa direi?”. Le due ore di laboratorio sono state caratterizzate da scambio di idee e confronti tra i ragazzi, a fine lezione soddisfatti e pensierosi.
Agli alunni è rimasta non solo una sorridente foto di gruppo, ma anche una particolare sensibilità nei confronti degli interrogativi che costellano l’esistenza umana.
ANTONELLA LAGHEZZA,
LAURA PACIELLO, II A LC