//LA POESIA ILLUMINA IL LICEO CLASSICO “AGOSTINO NIFO”

LA POESIA ILLUMINA IL LICEO CLASSICO “AGOSTINO NIFO”

di | 2024-01-29T18:35:49+01:00 29-1-2024 18:35|Alboscuole|0 Commenti
SESSA AURUNCA – Gli studenti del Liceo Classico “Agostino Nifo” continuano a distinguersi nei concorsi di poesia loro riservati, segno della grande sensibilità con cui essi si approcciano alla visione della vita e del mondo. Alla XVI Edizione del Premio Letterario “Associazione VERI” in ricordo di Veronica Abbate, splendida ragazza di Mondragone (CE) che nel 2006 fu strappata alla vita all’età di 19 anni da colui che diceva di amarla, le allieve Rosa Di Pasquale e Gloria Maria Rita Di Stasio, della Classe IV B, si sono aggiudicate una delle borse di studio messe in palio con due toccanti liriche dedicate alle donne vittime di violenza . La cerimonia di premiazione si è svolta il 15 dicembre 2023, presso il “Teatro Ariston” di Mondragone (CE), la città di Veronica. Alla XXIV Edizione del Premio di Poesia “Anna Torrese” organizzato dal Liceo Scientifico “Nifo”, già “Ettore Majorana”, in ricordo della Prof.ssa Anna Torrese, indimenticata docente dell’istituto scomparsa prematuramente oltre 5 lustri fa, si sono particolarmente distinte l’allieva Alessandra Sgammato, della classe VA, che si è aggiudicata il II premio (una somma di 80 euro), e le allieve Rosa Cerreto, Gloria Maria Rita Di Stasio e Anna Lorenza Massaro, della Classe IV B, che hanno conseguito ciascuna una menzione di merito ex aequo . La cerimonia di premiazione si è svolta il 16 gennaio 2024, presso il Liceo Scientifico “Nifo”. A entrambe le manifestazioni avevano concorso numerosi studenti di tutte le Scuole Secondarie di II grado della provincia di Caserta. Ecco i testi delle poesie premiate:   “BOCCIOLO DI ROSA” – di ROSA DI PASQUALE, CLASSE IV B (PREMIO V.E.R.I.) O falena, dolce e pura audace e impaziente di volare in alto di sfiorare le nuvole col tuo tocco delicato, sta’ attenta! Il mondo è pregno di avversità. Sii vigile! Non sei più al riparo, sei fragile, come il bocciolo di una rosa in un giorno di tempesta. O falena, una luce calda e accogliente ti avvolge e ti seduce. O falena, sventurata e ingenua, il chiarore d’improvviso è divenuto oscurità, l’abbraccio colmo di passione una stretta soffocante. Ciò che ami ti distrugge. O falena, determinata e impavida, bramosa di cambiare la tua sorte, spicca il volo! Malgrado la sofferenza. Ce l’hai quasi fatta! Continua a volteggiare e vedrai, solo chi sogna può volare. E, seppur cadrai ancora, fatti forza! Non fermarti! O falena, la luce giusta prima o poi troverai.   “VOLA” – di GLORIA MARIA RITA DI STASIO (PREMIO V.E.R.I.) Leggiadra vola, vola spensierata, spinta dalla brezza della vita. Vola, anche quando la luce diventa ombra, anche quando le ali diventano pietra e i suoi no violenti, silenziosi sì. Vola, ma è abbagliata da un potente luccichio e d’un tratto deve di nuovo imparare a volare, con la paura di cadere. E vola, non come più falena, ma fenice, rinata dalle proprie laceranti ferite. Spiana le ali e vola. Vola Veronica vola Giulia.   “ORFEO ED EURIDICE” – di ALESSANDRA SGAMMATO, CLASSE V A  (PREMIO TORRESE) Mia Euridice il tuo amore è una morsa quando da te mi allontano è malattia omicida una traversata sul mare la distanza che ci separa scoperta di costellazioni il tuo ritorno presso casa mia io Orfeo suono del male che mi assale melodie della tua ombra sei tu il soffio vitale respirami nel petto.   “PASSEGGERO DEL TEMPO” – di ROSA CERRETO, CLASSE IV B  (PREMIO TORRESE)  Pericolosamente s’infrange lo scorrere del tempo aggressivo e silenzioso, testimone della vita che si accorcia e delle opportunità che si dileguano Il tempo è la cornice della vita colorata, a tratti sbiadita racchiude una tela dalle mille sfumature Il tempo scorre come un treno talmente veloce che va avanti e non ritorna divora lentamente consuma e dà la vita accumulo di giorni che diventano anni di istanti che diventano distanti e quelle linee sul volto che si tenta di nascondere sono i segni di un vissuto che non torna Il tempo spaventa trasforma divide unisce Il tempo è vita.   “DI FIORE IN FIORE” – di GLORIA MARIA RITA DI STASIO, CLASSE IV B  (PREMIO TORRESE) Delicatamente mi sfiori il viso ed è primavera nel mio cuor che rimbalza tremante a suon di musica. È primavera nel mio cuor. I piccoli boccioli si apprestano a diventar maestose rose, ma son davvero pronte a sbocciare forti e rigogliose? Come un granello di sabbia, il vento, il tempo mi fan volteggiare mi fan maturare e d’improvviso non è più primavera nel mio cuor. Offerta ormai al mondo, raccolgo la luce e semino nel mio cammino, prima che svanisca un’altra melodiosa stagione.   “IL CANDIDO BACIO DELLE NUVOLE” – di ANNA LORENZA MASSARO, CLASSE IV B  (PREMIO TORRESE) S’apprestano impazienti, come candidi fanciulli giocosi, quelle bianche danzatrici che si muovono nel cielo, senza disgrazia che taccia quei passi decorosi in quel chiaro sfondo al viso sereno. Lì, in perseverante attesa, riposano le dita curiose del mondo che si adagiano stanche di osservare quell’azzurro abisso, forse impegnate a rifletter su qualcosa di più profondo, su ciò che tiene sveglio un cuore dall’ardore trafisso. E poi proprio così, come un soave bacio, quelle candide membra abbracciano velatamente, simili a due amanti che si ritrovano per caso, le cime appuntite che le hanno attese intensamente. Nessun rumore li disturba, nessuno scompiglio, risuona solo un’armonia di cui conoscono il bisbiglio che porta tra il vento parole dolci e soavi, echi su echi che passeggiano tra i loro verdi rami. E mentre sfiorano i solchi di quelle curve levigate, dissetate dal tocco di un effimero, naturale ardore, sembrano assestarsi i tormenti del mondo che li pervade. Giacciono così, in una pura e speciale consapevolezza, mentre alle loro spalle il cielo pian piano arrossisce, percependo il velo di quella affabile e malinconica leggerezza.