//La nostra scoperta di Andria

La nostra scoperta di Andria

di | 2022-05-27T09:58:46+02:00 27-5-2022 9:58|Alboscuole|0 Commenti
Di Del Mastro S., Federico C., Liso N., Liso E., Lepidi M., Massaro S.. – classe II sez. G L’11 maggio del 2022, noi alunni della classe 2G, abbiamo partecipato ad una visita guidata nel centro storico di Andria con la guida dott.ssa Alessandra Pisani e i docenti Maniello e Suriano che ci ha consentito di accrescere le nostre conoscenze sugli aspetti storici spesso sconosciuti della nostra città. La guida ci ha spiegato che la città di Andria ebbe origine nel periodo medievale, più precisamente nel 1046, quando il regno di Napoli fu conquistato dai Normanni. Prima di allora, sul territorio sorgevano 12 locus (villaggi) indipendenti che i normanni decisero di raggruppare all’interno di una cinta muraria, dando origine alla città di Andria, nome derivante dal greco: “antum” che significa grotta, riprendendo la conformazione del territorio. Nel 1799, le mura di Andria furono distrutte dai francesi, inglobando la città nella Repubblica Partenopea, permettendo così il suo sviluppo al di fuori della cinta muraria. Ad oggi rimangono solo 5 porte tra cui una non risalente al periodo medievale:
  • Porta Sant’Andrea, così chiamata perché da questa porta uscì l’apostolo Andrea;
  • Porta la Barra, perché in quel luogo c’era la sbarra della dogana dove si pagava il dazio;
  • Porta Castello, perché vi sorgeva un castello costruito vicino alla cattedrale per unificare il potere politico (castello) e il potere religioso (cattedrale);
  • Porta Santa, perché da qui passò San Riccardo che rimase nella città di Andria per oltre 40 anni e compì 100 miracoli che gli permisero, in seguito, di essere proclamato santo patrono.
  • Porta Nuova che sostituisce porta vecchia.
Successivamente siamo giunti in uno dei 12 villaggi, ovvero il quartiere Casalino, caratterizzato dalla presenza di piccole stradine che in passato costituivano un importante sistema difensivo, infatti servivano a rendere inaccessibile il passaggio dei cavalieri. Inoltre abbiamo imparato che due dei personaggi storici più importanti per la città furono Francesco I del Balzo, che attuò un’opera di restaurazione della città che dopo l’arrivo dell’esercito ungherese fu distrutta e suo nipote Francesco II del Balzo, che essendo sposato con la figlia del re di Napoli, favorì l’arrivo di numerosi artisti facendo fiorire il mecenatismo e di conseguenza la produzione artistica e fece in modo che il re di Napoli venisse incoronato nella cattedrale di Barletta nel 1559. Dopodiché abbiamo visitato due tra le più importanti chiese di Andria, ovvero la Cattedrale, in cui sono conservate la Sacra Spina, le ossa di San Riccardo e le formelle raffiguranti alcuni dei miracoli di San Riccardo, e la chiesa di San Nicola. Quest’esperienza è stata molto interessante e ci ha incuriosito molto poiché ci ha fatto scoprire molte cose nuove sulla nostra bellissima città.