//Joint Memorial Day. Una pace possibile?

Joint Memorial Day. Una pace possibile?

di | 2024-01-26T18:13:34+01:00 26-1-2024 18:13|Alboscuole|0 Commenti
dalla Redazione del TGTassoNews – Un conflitto senza fine. Queste quattro parole definiscono perfettamente la guerra tra Israele e Palestina. Un conflitto che si è inasprito quando, alle prime luci dell’alba del 7 ottobre 2023, Hamas dava il via alla sua offensiva contro Israele, a cui lo stato ebraico avrebbe subito risposto con raid aerei e un’offensiva nella striscia di Gaza. Una vera e propria escalation che ha riacceso i riflettori sul conflitto israelo-palestinese. Conflitto, iniziato da almeno un secolo e che nasce da una questione apparentemente semplice: due popoli rivendicano il medesimo territorio. Gli israeliani ritengono di avere il diritto di controllare la Palestina perché è il luogo di nascita del popolo ebraico; i palestinesi sostengono che abitavano il territorio prima degli israeliani e ne sono stati cacciati con la forza. Ma davvero israeliani e palestinesi non possono convivere e cooperare in modo pacifico? Noi della Redazione del TGTassoNews vi vogliamo raccontare una storia. Bassam Aramin aveva appena 17 anni quando fu arrestato per aver lanciato una granata contro soldati israeliani insieme a un gruppo di combattenti palestinesi a cui si era associato. In carcere, Aramin vide il film Schindler’s List che lo portò a pensare all’Olocausto sotto una luce diversa e a rifiutare la violenza a favore della pace. Iniziò così a collaborare con attivisti pacifisti israeliani e fonda “Combatants for Peace”, un movimento in cui palestinesi e israeliani lavorano insieme per promuovere un’azione non violenta contro l’occupazione israeliana e tutte le forme di violenza in Israele e nei territori palestinesi. Nel gennaio 2007, la figlia di 10 anni di Aramin viene uccisa dai soldati israeliani. Aramin è devastato ma, nonostante il suo dolore, continua nel suo impegno per costruire ponti e a trasmettere messaggi di pace. Aramin è davvero una persona speciale. Ha contribuito a organizzare la “Giornata della Memoria Congiunta” nel Parco Ganei Yehoshua di Tel Aviv: una commemorazione per tutti i palestinesi e gli israeliani morti dal 1947. Organizzato da Combatants for Peace e Parents Circle – Family Forum (PCFF), il “Joint Memorial Day” è un’alternativa al Memorial Day di Israele, che si tiene per commemorare tutti i soldati israeliani morti dalla fondazione di Israele. Durante il Joint Service, i partecipanti si riuniscono per ricordare i loro cari e celebrare la loro decisione di coltivare la pace. Israeliani e palestinesi che hanno perso un familiare a causa del conflitto, condividono la loro storia di perdita, riconciliazione e speranza per il futuro. Come Yuval Sapir, israeliano di 53 anni, che ha perso una sorella durante un attentato suicida su un autobus a Tel Aviv. Al Joint Memorial Service, Sapir ha sottolineato la sua convinzione che, attraverso il dialogo e il riconoscimento, “le fiamme dell’odio si placheranno e ci sarà spazio per la riconciliazione e la vita”. “La Cerimonia commemorativa congiunta offre un’opportunità unica a israeliani e palestinesi di chiedere con forza la fine della violenza in corso. Nel piangere insieme, cerchiamo di non equiparare le narrazioni, ma piuttosto di trasformare la disperazione in speranza e di costruire ponti di compassione. Ricordiamo a noi stessi e alla società che l’occupazione, l’oppressione e la violenza non sono inevitabili”, si legge sul sito del Combatants for Peace. “È possibile usare il nostro dolore in modo diverso. Non solo per continuare a preparare i nostri figli a uccidere e a essere uccisi”, spiega Aramin. L’ultimo Joint Service si è tenuto il 24 aprile 2023. In quel giorno 15.000 palestinesi e israeliani si sono riuniti per “cercare di spezzare la catena della vendetta e dell’odio”.

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