//Gli animali delle nevi

Gli animali delle nevi

di | 2024-04-01T09:54:56+02:00 1-4-2024 8:45|Alboscuole|0 Commenti
di Lea Costantini, Classe  1^  C. –  Come tutti sappiamo ogni animale vive in un contesto ambientale che gli possa fornire un suo habitat naturale tale da garantirgli la possibilità di vivere. Sul nostro pianeta purtroppo ci sono delle Regioni dove imperversano condizioni climatiche particolarmente estreme, ma, nonostante ciò, ci sono degli animali che si sono adattati perfettamente a questo particolare ambiente. Nella Regione Artica, dove, durante l’inverno, a lungo le temperature sono sotto zero, e in più tutto il Continente è ricoperto di ghiaccio. In questo scenario polare vivono degli animali che si sono integrati a vivere e a non avere alcun tipo di problemi di sopravvivenza: ecco alcuni di essi: la volpe polare, la lepre bianca, l’orso polare. 
  • La più conosciuta di tutti è la volpe delle nevi che sta entrando nella categoria degli animali in via di estinzione. Purtroppo questa situazione si sta concretizzando poiché la volpe rossa sta invadendo l’Antartide ed è più forte della volpe artica dunque si nutre di essa. La volpe artica ha delle dimensioni variabili dai 53 ai 55 cm e il peso tra i 4 e i 5 Kg. Ha le orecchie piccole e tonde ed ha un manto di colore bianco che, durante l’inverno, diventa molto folto per proteggerla dal clima molto rigido. Si ciba di piccoli roditori, di lepri, uccelli, di cuccioli di foca e a volte di carogne. La volte artica è tendenzialmente solitaria, ma nel periodo di accoppiamento si formano coppie monogame. I cuccioli nascono all’inizio dell’estate e vengono cresciuti in grosse tane. 
  • Della grande categoria degli animali delle nevi abbiamo anche la lepre bianca. Non bisogna farsi ingannare dal suo aspetto dolce perché è una bravissima cacciatrice e con i suoi occhi, senza dover muovere la testa, vede a 360 gradi. E’ erbivora, infatti si nutre di rametti, radici di salice, muschi, licheni, e alghe. Le sue dimensioni si aggirano intorno ai 60 cm e il  peso si avvicina ai 4 Kg.  Durante l’inverno ha il pelo di colore bianco candido, mentre d’estate diventa di colore grigio-bluastro, tranne la coda che è sempre bianca e le orecchie che hanno la punta nera. Da settembre ad aprile c’è la stagione degli amori così i gruppi che si sono formati durante l’inverno si sciolgono per formale le coppie e ognuna di esse determina un proprio territorio. Dopo il parto i maschi abbandonano la femmina per accoppiarsi con altre femmine. La gestazione ha la durata di un mese, al termine del quale vengono alla luce cinque o sei cuccioli in una piccola buca nel terreno riempita di erba secca e pelo e riparata da un masso o da un cespuglio. Nei primi giorni la femmina non abbandona mai i cuccioli  e successivamente va alla ricerca di cibo per la maggior parte del tempo e i cuccioli restano immobili nella loro tana somigliando a ciottoli nel paesaggio nordico. Dopo due settimane i cuccioli sono già quasi del tutto indipendenti dalla madre e tornano nella tana per essere allattati e raggiungono la maturità sessuale intorno al loro anno di vita. 
  • Un altro animale molto conosciuto è l’orso polare che prima di diventare un potente predatore nasce piccolo e indifeso e dopo 2 anni e mezzo viene abbandonato dalla mamma, ma, prima di ciò, trascorre con essa un lungo periodo di apprendimento. La prima cosa che deve imparare un cucciolo è riconoscere gli odori su cui ci si può fidare e quelli su cui bisogna fare attenzione.  Dopo l’abbandono il cucciolo si ritrova da solo a dover contare su se stesso. Deve soprattutto fare attenzione ai lupi che possono arrivare in qualsiasi momento. Un altro pericolo sono gli altri orsi che possono attaccarlo anche solo per mangiarlo. L’orso polare è il carnivoro più grande esistente. Un esemplare adulto maschio può pesare dai 350 ai 700 Kg con una lunghezza che va dai 2,5 ai 3 metri. Le femmine hanno dimensione metà dei maschi e normalmente pesano tra i 150 e i 250 kg e sono lunghe circa 133 cm. Ha la pelliccia di colore bianco. Essendo in cima alla catena alimentare ha quindi pochi nemici, mentre i piccoli possono essere attaccati dai lupi. Purtroppo durante l’inverno i cuccioli diventano vittime dei cacciatori, così è l’uomo il vero pericolo mortale, poiché circa ogni anno vengono uccisi più di 1000 orsi. Sono gli Esquimesi che si cibano delle loro carni e utilizzano le loro pellicce per proteggersi dal grande gelo invernale.