//GIOCHI DA TAVOLO CONTRO VIDEOGIOCHI: CHI VINCE LA PARTITA?

GIOCHI DA TAVOLO CONTRO VIDEOGIOCHI: CHI VINCE LA PARTITA?

di | 2024-03-15T15:24:39+01:00 15-3-2024 15:24|Alboscuole|0 Commenti
di Emma Fiorentino-  Non c’è niente di più divertente che passare pomeriggi con familiari o amici davanti a un gioco da tavolo, essi hanno un fascino unico e offrono un’esperienza autentica e coinvolgente sotto molti aspetti. Nell’epoca digitale in cui viviamo, nonostante la popolarità dei videogames, i giochi da tavolo continuano a piacere molto a persone di ogni età. Molti ragazzi, però, preferiscono i videogiochi e i bambini ne fanno un uso spropositato. Secondo una ricerca scientifica, guidata dalla dott.ssa Mary Brushe dell’Università di Adelaide e del Telethon Kids Institute di Perth, l’esposizione agli schermi dei più piccoli interferisce con le loro opportunità di parlare e interagire nell’ambiente domestico e dunque per ogni ora trascorsa davanti ad uno schermo, parlano 294 volte in meno. Questo è uno dei motivi per cui, secondo il mio parere, bisognerebbe fare appassionare sin da piccoli i bambini ai giochi da tavolo, che stimolano il cervello, aiutano a ridurre lo stress e, in un’epoca in cui siamo costantemente connessi e bombardati da stimoli digitali, offrono la possibilità di ritagliarsi del tempo per rigenerare gli occhi e le menti. I giochi da tavolo, inoltre, sono più accessibili, poiché dopo il loro acquisto durano nel tempo e non richiedono aggiornamenti o costi aggiuntivi per ottenere nuove funzioni e soprattutto non necessitano di console da prezzi capogiro e di una connessione Internet stabile che, sembrerà strano, non tutte le famiglie possono permettersi. Certamente sono tanti i ragazzi che preferiscono farsi regalare i videogiochi perché offrono più stili di gioco e più opzioni, oltre a dare la possibilità di condividere il divertimento con altri utenti in qualsiasi momento; inoltre offrono delle grafiche in 3D sempre più avanzate e accattivanti, effetti sonori coinvolgenti che, secondo una ricerca svizzera in collaborazione con l’Università di Trento, stimolano la creatività, rafforzano significativamente le capacità di lettura e attenzione e consentono di acquisire una velocità di reazione e dunque la capacità di prendere decisioni rapidamente. Personalmente sono convinta che giocare con gli amici a distanza non è paragonabile a starsene tutti insieme in una stanza tra risate e battute, inoltre il gioco on line mette in connessione con utenti conosciuti o meno e questo potrebbe essere pericoloso per i bambini, ma anche per ragazzi della mia età. Aggiungo che, secondo alcune ricerche, stare troppe ore davanti ad uno schermo può portare a disturbi del sonno, ridurre la capacità di concentrazione e rovinare anche la vista. In conclusione i videogiochi certamente hanno un grande seguito, ma i giochi da tavolo continuano ad avere un mercato perché promuovono l’interazione umana, offrono un’esperienza inclusiva e favoriscono il distacco dalla tecnologia; erano e sono un pilastro del divertimento che difficilmente verrà superato dai giochi online.