//CYBERBULLISMO: COSA NE PENSIAMO

CYBERBULLISMO: COSA NE PENSIAMO

di | 2022-03-07T15:01:55+01:00 7-3-2022 15:01|Alboscuole|0 Commenti
Il cyberbullismo è una forma di bullismo che consiste nell’intimidire e deridere le vittime tramite i social e internet. Uno degli aspetti più subdoli di questa forma di bullismo è che i cyberbulli, nella maggior parte dei casi, si nascondono dietro un  profilo fake, in modo da non far capire la loro vera identità. Lo scopo dei cyberbulli è quello di provocare danni ad un’altra persona, spesso un coetaneo, incapace di difendersi. A volte le vittime vengono prese di mira da persone conosciute online o sui videogiochi, altre volte da qualche compagno di scuola. In alcuni casi, quello che potrebbe venir considerato un semplice scherzo  può causare effetti molto gravi, come ansia, depressione, isolamento, abbassamento dell’autostima e altri; ci sono casi in cui il cyberbullismo ha portato al suicidio le vittime prese di mira. Ma adesso è il momento di chiederci: cosa ne pensiamo? Secondo noi il fenomeno del cyberbullismo è una forma di bullismo più ampliata; infatti i cyberbulli riescono a essere perennemente presenti nelle vite delle vittime, anche a casa loro, cosa che per un semplice bullo non sarebbe possibile. Riteniamo che gli aggressori siano dei codardi per diverse ragioni, alcune di queste sono: in molti casi si nascondono dietro a nomi falsi giudicando le persone senza conoscerle o senza conoscere la loro storia; creano dei gruppi sui social per prendere di mira qualcuno. Un episodio di cyberbullismo ci ha colpito particolarmente: un’adolescente, apparentemente tranquilla e felice perché faceva molte amicizie on line, a causa dell’entusiasmo accettò ingenuamente di farsi fotografare a seno nudo. Dopo un po’ fu contattata da un ragazzo che la minacciava di diffondere la sua foto, se non gliene avesse inviate delle altre. In pochi giorni le sue foto furono pubblicate. In seguito le accaddero altri episodi drammatici che la portarono al suicidio. Noi speriamo, con questo articolo, di aver contribuito a far riflettere le persone in modo tale da farle pensare prima di agire  dicendo certe cose. E voi cosa ne pensate?   di Francesca Alessandra Homoc e Giulia Fabbri Classe IIIB