di Gabriele Chieppa e Davide Lomuscio, 3^H
Giovedì, 4 maggio, gli alunni delle classi 3^H e 3^C della scuola secondaria di 1° grado “P.N. Vaccina” di Andria, in visita guidata a Barletta, hanno potuto ammirare il Castello e visitare la mostra del celebre pittore impressionista Giuseppe De Nittis.
Edificato dai Normanni intorno all’XI sec. il Castello ha subito rimaneggiamenti architettonici a causa delle scelte di stile delle dinastie, che si sono succedute. Fu Federico II ad adibire a residenza privata il Castello, finchè non giunsero nel XVI secolo gli spagnoli con Carlo V, che resero la struttura inespugnabile grazie agli spigoli dei cortili protetti da imponenti bastioni.
In epoca moderna, invece, è stato prosciugato il fossato pieno dell’acqua, che giungeva dal mare e il ponte levatoio è stato rifatto in pietra. Il castello ha avuto modo di testare le torri a punta nella 1^ Guerra Mondiale, quando fu bombardato da una nave austriaca dall’Adriatico.
Storia e bellezza architettonica hanno fatto sognare i ragazzi che, accompagnati dai docenti Colasanto, Contessa, Curci e Piccolomo hanno poi visitato Palazzo Della Marra, unico esempio di barocco leccese sorto fuori del Salento e che dal 2007 è sede della Pinacoteca “Giuseppe De Nittis”.
La città di Barletta ha dato i natali al celebre pittore impressionista, che ha trascorso gran parte della propria vita a Parigi, fulcro di sviluppo e cultura dell’ Ottocento. Egli sposò Léontine Lucile Gruvelle ed è grazie a lei che possiamo godere delle opere del marito, perché fu proprio lei che decise di donarle alla città in cui era nato, Barletta.
Incantevoli i dipinti. Alcuni rappresentano le corse dei cavalli; originale e puntuale la forza dell’artista nel soffermarsi sui particolari degli spettatori e sul loro modo di vestire piuttosto che sull’evento. In uno di essi è raffigurata una coppia: l’uomo ha degli abiti, tipici della nobiltà, mentre la donna in piedi su una sedia, intenta ad osservare la corsa con l’ausilio di un binocolo, rappresenta la classe borghese. Lo sfondo dell’opera è incerto e non ben definito, come in tutti i dipinti di De Nittis, che mettono in risalto solo il soggetto della rappresentazione.
Indimenticabile nel dipinto “Colazione in giardino” lo scorcio della tipica colazione nella sua villa parigina insieme alla moglie, che scruta il figlio Jacques, intento a lanciare briciole di pane alle numerosissime anatre del giardino, interessante la sua sedia, in posizione tipica di chi si alza di scatto, per cogliere l’attimo con il colore. Nei dipinti degli artisti impressionisti è tipico rappresentare momenti di intimità familiare.
Delicati i paesaggi innevati parigini che De Nittis ha dipinto durante il suo primo viaggio a Parigi. L’artista si è dedicato anche alla riproduzione di ventagli giapponesi, molto popolari all’epoca e usati come oggetti da collezione.
Esperienza unica, che ha permesso di vagare tra l’imponenza di un castello, che dall’anno 1000 svetta nella città di Barletta e il fascino di tanti quadri, ritornati nella patria del pittore, di cui la città va molto fiera.