//“Weekend tra i libri, la lettura medicina dell’anima”

“Weekend tra i libri, la lettura medicina dell’anima”

di | 2018-11-27T10:37:50+01:00 26-11-2018 13:11|Alboscuole|0 Commenti
di Letizia Lombardo (classe 3^C) – Il suon gentil che ratto s’apprende e riconforta il mio cor è la poesia. Essa mi trasporta in un mondo diverso: d’altro luogo, d’altro mese, e d’altra vita. Divoro poesie e libri ogni fine settimana e durante il tempo libero. Provo un’emozione indescrivibile, non appena leggo la prima pagina di un libro nuovo e finisco l’ultima. Mi identifico in Giacomo Leopardi che bisognoso d’attenzioni si rifugiava nella libreria paterna per trovare in scaffali stracolmi di libri, la tanta agognata felicità. Felicità che ricerco anch’io nei libri. Per questo mi rifugio nella lettura, che spesso mi soddisfa molto e non mi delude mai, al contrario, di come avviene, talvolta, con le persone. Devo ammettere che mi capita di rifiutare un’uscita, con le mie amiche, per studiare e loro mi dicono che il mio studio matto e disperato, non mi servirà a niente nella vita, io, allora, rileggo i celeberrimi versi del XXVI canto dell’Inferno: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a vivere come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. Comunque, nonostante tutto, io continuerò a leggere e nessuno potrà fermarmi. Alle volte, quando sono talmente immersa nella lettura, rispondere al cellulare, o anche a mia mamma è per me, uno sforzo disumano; nessuno può rovinare l’atmosfera di pace creata da un buon libro, nessuno neanche la persona più importante al mondo. Inutile dire che, anche un minimo rumore mi irrita, quando leggo. Vi confido che anche il ticchettio dell’orologio mi infastidisce, per non parlare di mio fratello, che ascolta la musica a tutto volume ed io non faccio altro che andare a reclamare per dirgli di smettere. Infine, quando ottengo un po’ di pace accendo la luce soffusa del lume e mi immergo completamente nella lettura del mio libro che mi consente di conoscere altri luoghi, altra gente ed altre culture. Quando inizio il tempo si ferma, e una pagina tira l’altra. Dopo aver finito il libro, rifletto per un paio di minuti sulla trama e vado a rileggere le parti più belle e annoto nella mia rubrica tutti i nuovi termini che incontro. Inoltre, per me il momento più significativo è cercare un libro interessante nella libreria di mio nonno. Quando si tratta di scegliere un libro, rimango pietrificata davanti agli scaffali e faccio scorrere il mio dito sulle copertine, esaminando attentamente ogni singolo libro, a volte li annuso, per distinguerne l’odore che per me cambia da libro a libro. Lo so, è strano il mio comportamento, ma quando si è innamorati di una cosa, si fa in modo di conoscere tutto di lei. E poi, mi inorgoglisco sempre di più quando la mia lista dei libri letti lievita; come se avessi un record con me stessa. Per me leggere è come pensare, come pregare, come parlare con un amico, come esporre le tue idee, come ascoltare le idee degli altri, come ascoltare la musica, si, si come contemplare un paesaggio, come uscire a fare una passeggiata sulla spiaggia. Leggere è tutto, significa: arricchirsi, vivere nuove esperienze, fare propri i sentimenti degli altri, viaggiare oltre il tempo e lo spazio, vivere senza limiti. La lettura per me è linfa vitale, non saprei come fare senza e una volta che ho scoperto questa passione le giuro fedeltà e non l’abbandonerò mai. Secondo me l’amore per i libri è innato in ognuno di noi, non si può acquisire né tramandare. Ed è anche immortale, quando comincia, pian piano, si prende possesso della nostra mente, lasciandoci assetati di sapere. Ecco, è proprio quello che è successo a me. Non riesco a smettere e credo che non finirò mai. Poiché, più leggo e più mi sento ignorante mi rendo conto di non sapere tutto e leggo, leggo e leggo per colmare questo vuoto. Io sono convinta che leggendo passo il miglior fine settimana di tutti, perché non serve viaggiare per scorgere un barlume di felicità. Con i libri ho fatto tantissime esperienze, e approfondito tanti argomenti. Ogni singolo libro mi ha arricchito. Dunque, pensate sia noioso il mio sabato, o addirittura, banale? Io non direi proprio, mi sento appagata abbastanza così e mai, mai, mai nessuno al mondo potrà dissuadermi ad abbandonare la lettura. Preferisco restare a leggere, invece, di uscire con le mie amiche, perché io degli amici fedeli li possiedo già: i libri.