//WE HAVE NOT A PLAN(et) B!

WE HAVE NOT A PLAN(et) B!

di | 2019-05-13T11:10:25+02:00 13-5-2019 11:10|Alboscuole|0 Commenti
di Rebecca De Vecchi, 5D – ‘’Aria pulita per la nostra vita!’’, ‘’Ci siamo rotti i polmoni!’’: ecco quali  sono state le espressioni più eclatanti gridate dai giovani cittadini lo scorso 15 marzo 2019. Una data da non dimenticare, in quanto in oltre 150 paesi si è celebrato lo Sciopero per il Futuro, o meglio The strike for Future e che ha avuto luogo anche nella nostra Verona, per denunciare le allarmanti conseguenze del riscaldamento globale. Conosciuto anche come ‘’Il punto di non ritorno “, è definito un fenomeno pericoloso e potente, tanto da stravolgere i ritmi climatici che avranno, e stanno già avendo, ripercussioni fatali non solo sull’ambiente e sulle specie animali ma anche sull’uomo! Sono infatti questi elementi sopra elencati che Verona e il resto del mondo hanno voluto dichiarare attraverso lo sciopero, inteso come libera e collettiva partecipazione ad una manifestazione,  per sostenere il proprio pensiero. E’ anche molto importante precisare che l’idea di questa protesta è nata dalla coraggiosa quattordicenne Greta Thunberg, che in Svezia già da 8  mesi porta avanti questa sua iniziativa. Ogni venerdì col suo impermeabile giallo ed un cartellone con scritte di rivolta si reca davanti al Parlamento del suo paese. ‘’Voi (politici) dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa eppure state rubando il loro futuro. Fino a quando non ci si concentra su ciò che dev’essere fatto piuttosto che ciò che è politicamente conveniente, non c’è speranza! Siamo pronti per la vera rivoluzione che vi piaccia o no. Ma ciò avviene solo con la collaborazione mondiale e il vero potere appartiene alla gente’’: ecco cosa disse nel discorso la giovane svedese al Parlamento Europeo. Proprio come lei, anch’ io e tutti coloro che hanno partecipato allo sciopero di venerdì  15 marzo abbiamo supportato e condiviso la sua teoria. <<Nella nostra città in che modo è stato possibile?>> vi starete chiedendo. Grazie all’organizzazione di alcuni giovani veronesi e alle voci di tutte le persone che gridavano a squarciagola i motti all’inizio citati, assieme a molti altri, e anche con la creazione di originali cartelloni, che con frasi in italiano e inglese esprimevano al meglio il concetto. Dopo il ritrovo mattutino in Piazza Bra si è dato inizio alla manifestazione, che vedeva coinvolti centinaia di studenti, professori  e anche turisti. Una presenza piacevole è stata quella dei bambini delle elementari , che dopo essere stati intervistati, sfoggiavano fieri i loro disegni riguardo la sensibilizzazione del fenomeno. Era chiaro, tutti  lottavano per un obiettivo comune: la salvaguardia del Pianeta! Altrettanto fondamentale è stata poi  la presenza del sindaco Federico Sboarina e di alcuni esperti che, dopo averci visti attraversare il centro storico, ci aspettavano davanti alla Gran Guardia. Quando tutta la piazza più importante di Verona era affollata, loro hanno spiegato e analizzato in modo tecnico e dettagliato la dinamica del fenomeno, facendo intervenire anche qualche partecipante che voleva condividere il suo pensiero. Assieme ad altre scuole del territorio, anche diverse classi del nostro istituto hanno partecipato alla mattinata. Purtroppo, dall’altro lato della medaglia c’erano anche ragazzi che volevano approfittare della giornata per  saltare scuola o che ritenevano che manifestare non fosse sufficientemente utile. Invece io penso esattamene il contrario ed evidenzio quanto di silenzi la storia non ne parli e che bisogna cominciare a credere in qualcosa se si vuole cambiare il mondo, perché esso si rinnova solo col proprio esempio e non con l’opinione sostenuta. Insomma… non si è mai troppi piccoli per poter fare la differenza! Rebecca De Vecchi di 5D