//Una ventata di aria fresca nel dopoguerra

Una ventata di aria fresca nel dopoguerra

di | 2020-02-14T15:58:45+01:00 14-2-2020 12:01|Alboscuole|0 Commenti
DI GIULIA VERRENGIA, 1D. All’alba degli anni ’50 una ventata di aria fresca arrivò in Italia: il Festival della musica italiana. L’evento si tenne la prima volta nel salone delle feste del Casinò di Sanremo, una cittadina della Liguria famosa per i fiori. Nell’Italia del dopoguerra, piena di speranze e felicità, il Festival rappresentò una svolta, una nuova era, portando ancor più positività fra gli italiani.      La prima edizione, che si tenne nel 1951, non fu un successo: poche persone si recarono all’importante casinò, tanto da non occupare i tavoli sistemati per l’evento.   Il Festival di Sanremo, sin dalla sua nascita, fu considerato un lusso, che non tutti potevano permettersi settanta anni fa. Nel 1953   “Sanremo” incominciò a suscitare l’interesse della stampa, poiché ospitava sempre più cantanti; l’ingresso al Festival fu riservato soltanto agli invitati. La svolta che portò il Festival nel mondo arrivò circa due anni dopo, quando fu trasmesso dalla TV per la prima volta.  Da settanta anni il Festival della musica italiana è la vetrina della musica made in Italy, una vera e propria istituzione ammirata non solo da noi italiani. Guardare il Festival di Sanremo è una tradizione ancora oggi, nonostante il passare del tempo e il cambiamento della musica.  Anno dopo anno il palco dell’Ariston è simbolo di un cambio generazionale: cambiano i presentatori, i direttori artistici ma soprattutto i big e i nuovi talenti.       Ammirato da gran parte della popolazione mondiale, il Festival ospita personaggi internazionali come ad esempio: DuaLipa ( quest’anno) , Madonna, David Bowie, Elton John , i Queen e tanti altri…    Tanti sono stati i conduttori nel corso degli anni: Amadeus, Carlo Conti, Fabio Fazio, Paolo Bonolis, Michelle Hunziker, ma colui che ha rappresentato la storia del Festival di Sanremo è , senza dubbio, Pippo Baudo.  Sanremo” rappresenta un trampolino di lancio per moltissimi giovani talenti; è questo il caso del vincitore di quest’anno: il primo posto della 70° edizione del Festival della musica italiana è stato ottenuto da un giovane cantautore, Diodato, che ha raggiunto il successo con il brano “Fai Rumore” e rappresenterà l’Italia  all’Eurovision.   Protagonista indiscusso del Festival 2020 è stato comunque Achille Lauro, che ha sfruttato le quattro serate per mostrare al pubblico la storia che voleva raccontare, con verità e molta spontaneità; ogni sera Lauro ha interpretato, cantando, personaggi della storia: San Francesco d’Assisi, la regina Elisabetta I e David Bowie, mettendo in risalto aspetti particolari delle storie dei personaggi con il suo brano: “Me ne frego”, imponendosi all’attenzione del pubblico e scatenando reazioni sui social con migliaia di like e commenti .  Il Festival di Sanremo rappresenta un evento da condividere con la famiglia  ed è diventato una vera e propria istituzione.