//Una nuova minaccia per l’umanità

Una nuova minaccia per l’umanità

di | 2023-03-23T21:52:46+01:00 23-3-2023 21:52|Alboscuole|0 Commenti
di Antonio Zaccaro, 2^ F       Cosa sono i virus zombie? Dove sono stati scoperti? Quale potrebbe essere la loro potenziale minaccia per l’umanità? Nelle ultime settimane, sono emerse notizie allarmanti di virus zombie scoperti nella zona dell’Artico. Molti si chiedono cosa siano questi virus e se rappresentino una minaccia per l’umanità. I virus zombie sono un tipo di virus che infetta organismi marini, come le alghe e le trasforma in zombie, ovvero in organismi che continuano a muoversi anche dopo essere morti: questi virus sono noti come “virus zombie” perché sembrano riportare in vita organismi che normalmente sarebbero morti. Non è ancora chiaro come i virus zombie influenzino l’ecosistema marino, ma si ritiene che possano avere un impatto significativo sulla catena alimentare. I ricercatori hanno studiato i virus zombie in tutto il mondo ed è stato scoperto che questi virus si trovano in alcune delle regioni più remote dell’Artico. Questa scoperta è stata resa possibile grazie a un team di ricercatori che ha esaminato campioni d’acqua raccolti nel Mar Glaciale Artico. Il ritrovamento di questi virus è uno tra i vari sintomi ed effetti della crisi climatica e del riscaldamento globale. Infatti, con lo scioglimento dei ghiacciai, riprendono “vita” virus considerati estinti che potrebbero rappresentare una seria minaccia per l’uomo. Infatti, in caso di contagio si correrebbe il rischio di provocare nuove epidemie difficili da contrastare dato che il nostro organismo non ha potuto conoscere tali virus per millenni e dunque non ha potuto produrre le difese necessarie per combatterli. Questi virus sono vecchi dai 27mila ai 50mila anni, che per lungo tempo sono rimasti ibernati. Questa scoperta è stata sorprendente perché si pensava che le basse temperature dell’Artico rendessero difficile la sopravvivenza dei virus. Tuttavia, sembra che questi virus siano in grado di sopravvivere alle basse temperature e persino di proliferare in questa tipologia di ambienti. In totale, si sarebbero risvegliati ben 13 specie di virus “zombie” che erano congelate dalla preistoria. Nel dettaglio appartengono a gruppi tassonomici chiamati Megavirus, Pacmanvirus, Pandoravirus, Cedratvirus e Pithovirus. Inoltre, i ricercatori sono preoccupati per l’effetto dei virus zombie sull’ecosistema marino. Si ritiene che questi virus possano avere un impatto significativo sulla catena alimentare, influenzando la sopravvivenza di specie marine importanti per l’alimentazione umana. Inoltre, i virus zombie potrebbero rappresentare una minaccia per l’industria della pesca. Se questi virus infettassero specie di pesce importanti per l’alimentazione umana, potrebbero causare gravi danni alla pesca commerciale e alla sicurezza alimentare. Dunque, i virus zombie scoperti nell’Artico rappresentano una nuova minaccia per l’ecosistema marino e per l’industria della pesca. Mentre al momento non sembra che ci sia alcuna minaccia diretta per la salute umana, i ricercatori devono continuare a studiare questi virus per comprendere appieno il loro impatto sull’ambiente artico e sulla catena alimentare.