//UN VIAGGIO NEL PASSATO

UN VIAGGIO NEL PASSATO

di | 2023-05-07T23:06:52+02:00 7-5-2023 23:06|Alboscuole|0 Commenti

Denis Flores  e Giulia Zinna.  Tra le attività che la nostra classe ha svolto durante il 2^ quadrimestre è sicuramente da menzionare la visita all’Archivio Storico Diocesano e al  Museo San Rocco situati nel centro storico di Trapani. La nostra prima tappa è stata l’Archivio Storico che ha come sede il Palazzo Lombardo. Il Palazzo Lombardo venne acquistato all’elezione della Diocesi, nel 1859, per divenire sede del Seminario, prima ospitato nei locali del Convento di S. Francesco d’Assisi sino al 1961. L’attuale sede è collocata, in parte, nel grande salone della ex biblioteca del Seminario. Il patrimonio custodito dall’Archivio Storico Diocesano costituisce una raccolta documentaria tra le più importanti per la ricostruzione della storia locale, non solo ecclesiastica ma anche civile.

Nonostante la nostra Diocesi sia piuttosto “giovane”, appena 170 anni, il nucleo documentario che l’archivio possiede è molto più antico.Esistono due grandi fondi documentari facenti capo sostanzialmente a due diversi enti produttori : la Curia vescovile di Mazara (sino al 1844) e la Curia vescovile di Trapani (dal 1844 in poi) con le loro rispettive articolazioni.

Tra le serie più complete in cui si articola il patrimonio documentario custodito presso l’Archivio Storico Diocesano vi sono le serie “Pratiche matrimoniali e stati liberi” e “Dispense matrimoniali” che abbracciano un arco temporale che va dagli inizi del XVI secolo sino al 1970. Un nucleo di documentazione fondamentale per le ricerche genealogiche che si possono effettuare personalmente in sede o demandando al personale dell’archivio.

La nostra seconda tappa è stata il Museo San Rocco, situato vicino alla chiesa degli artisti S. Alberto degli Abati e al Seminario vescovile a Casa Santa. Il museo ha dei grandi spazi espositivi, distribuiti in 3 piani e in ogni piano si possono ammirare decine di opere contemporanee, tra cui sculture, dipinti, e fotografie, che si fondono al sacro. Ogni opera racconta una parte delle emozioni umane che l’artista ha voluto trasmettere. Jamo Sicura, ad esempio, attraverso degli schizzi intrecciati, trasmette una sensazione di frattura emotiva. Allo stesso tempo nel museo, ci si può imbattere in ampi spazi dedicati a varie attività di formazione. La storia dell’edificio inizia nel 1574 quando, durante la peste, una famiglia decide di donare ai francescani, la propria chiesa in aiuto agli ammalati. Nel 1866 ne venne sottratta la proprietà alla chiesa. Negli anni successivi venne trasformata in ufficio postale, ufficio di Igiene, uffici comunali e divenne sede di alcuni istituti scolastici trapanesi. Nel 1960 fu consegnata alla diocesi di Trapani, che la tenne chiusa fino al 2012, anno in cui venne destinata a diventare la sede principale del Museo San Rocco. Adesso è un luogo d’incontro per l’arte, la cultura, il culto religioso, uno spazio qualificato per mostre, per presentazioni di libri, ma soprattutto una chiesa per accogliere i giovani.

In merito a queste visite, che ci hanno condotto nella nostra storia e fatto vivere emozioni attraverso l’arte, pensiamo che guardare al nostro passato, se valorizzato, può dare un valore aggiunto al nostro futuro.