//UN MARE DI SORPRESE

UN MARE DI SORPRESE

di | 2020-11-23T16:44:45+01:00 23-11-2020 16:44|Alboscuole|0 Commenti

Quest’estate io e la mia famiglia siamo partiti per una vacanza estiva, nel cuore della Calabria. Precisamente siamo andati nel piccolo comune di Capo Vaticano. Abbiamo scelto una struttura alberghiera, a due passi dal mare. Un giorno abbiamo deciso di fare un’escursione tra i più bei posti marini della Calabria. Ci siamo imbarcati verso le tre del pomeriggio, sono stata contentissima perché sapevo che a ogni tappa ci sarebbe stato un fantastico bagno. La guida che si trovava sulla barca ci ha fatto visitare la prima tappa la “Grotta dello Scheletro” la cui entrata era sott’acqua. Avevo molta paura perché pensavo che fosse un tratto molto lungo e quindi che non sarei riuscita a risalire in superficie. Il tratto non è stato molto lungo. Bisognava solo nuotare sotto una piccola apertura tra gli scogli per poi raggiungere la fredda grotta dalle pareti rocciose. Si chiama grotta dello scheletro perché la poca luce del sole, in contrasto con la scura grotta, produce una luce verde acqua che, quando viene “proiettata” sul corpo, mette in risalto delle chiazze fluorescenti che sembrano ossa. La sensazione era indescrivibile, veramente meravigliosa. Davanti a quel magnifico spettacolo naturale, il mio stupore cresceva di secondo in secondo. Dopo aver visitato la grotta, la guida ci ha fatto attraversare un canale stretto al cui interno sembra scorra l’acqua delle montagne alpine. La nostra terza tappa è stata la mia preferita, ci siamo immersi sopra i resti di un antico porto romano. Questo porto ospita molti animali marini tra cui una grande stella marina dal colore rosso corallo: l’ho sfiorata con la mano sinistra, lei continuava a farmi un solletico strano. Volevo che quel momento non finisse mai, avevo i brividi, continuava ad accarezzarmi la mano con il suo passo leggero, come un timida ballerina. Prima di proseguire ho lasciato la stella marina nella sua tana, sempre lì vicino ho nuotato insieme a pesci dai mille colori chiamati anche pesci tropicali. L’ultima tappa è stata una caletta da sogno dove ho fatto il bagno con oltre 100 occhiate. Secondo me queste meravigliose acque limpide, vissute da una quantità infinita di pesci e molluschi, devono essere preservate dalle reti dei pescatori che si spingono nelle aree più delicate del mare fino a distruggere la flora e la meravigliosa fauna marina.

Virginia Vavallo

Classe 1^A