//STUDI PIÚ CARI A ROMA CHE A STOCCOLMA

STUDI PIÚ CARI A ROMA CHE A STOCCOLMA

di | 2019-10-17T15:12:10+02:00 17-10-2019 14:49|Alboscuole|0 Commenti
di Martina Pisapia e Alessandra Salzano III B- L’ istruzione dei propri figli in Italia può variare a seconda di molti fattori, dall’asilo all’università i costi sono differenti. In media dalla tenera età fino ai 25 anni l’investimento supera i 44 mila euro per uno solo figlio. Per la prima infanzia, gli asili nidi comunali hanno un prezzo tra i 100 e i 300euro al mese a seconda delle regioni. In testa per la diffusione di servizi per la prima infanzia ci sono Danimarca, Svezia e Irlanda con il 50% di bambini dai 0 ai 3 anni seguiti da Finlandia, Paesi Bassi, Francia e Slovenia. Il 60% dei nidi è concentrato al settentrione, il 29% al centro e il 13% al meridione. La retta annuale media per la scuola dell’infanzia pubbliche va dai 300 ai 500 per le regioni più care, più i primi libri di testo che sono in media 150 euro.Oltre alle tasse d’ iscrizione per la scuola secondaria di primo grado, una spesa è data dai libri di testo che oscilla tra i 300 euro per il primo anno fino ai 150 per il terzo.La cifra delle scuole superiori varia in base alla scuola, il liceo più caro è il classico con circa 1,5 mila euro, mentre il sistema finlandese è del tutto gratuito. Si aggiungono poi le spese del corredo scolastico che ammontano a 110 euro, e la tassa dell’esame di maturità e di quarta e quinta superiore. La spesa media universitaria italiana quinquennale si aggira intorno ai 24 mila euro. Le tasse universitarie sono stabilite in base all’ ISEE dai 6 ai 40 mila euro. Gli studenti del Nord pagano il 60% in più di quelli del Sud. Al Nord in cinque anni si spendono 9000 euro di alloggio, 3000 di vitto e 1000 per il trasporto, più le spese d’iscrizione ai test che variano da 30 a 100 euro. Le università tedesche hanno abolito le tasse ad esclusione di quelle semestrali di massimo 250 euro per coprire i costi di amministrazione e servizi. In Francia la quota non arriva ai 700 euro, mentre in Austria, Svezia, Finlandia e Danimarca l’università è gratuita per i cittadini UE ma con tasse alte per gli altri studenti.