//Stampa 3D: quali prospettive?

Stampa 3D: quali prospettive?

di | 2018-11-04T09:05:04+01:00 2-11-2018 9:38|Alboscuole|0 Commenti
di Marco Minonne (classe 2^B) – Un’altra interessante esperienza quella vissuta sabato 27 Ottobre presso la sala 2 dell’ex  Convento dei Teatini, nel Laboratorio della Stampa in 3D, a cura di FabLab di Lecce. Esso ha previsto innanzitutto una breve descrizione storico-teorica della tecnologia (additive manufacturing e campi di applicazione). Gli inizi della stampante 3D risalgono al 1982, quando Chuck Hull inventò la stereo litografia, una tecnica che permette di realizzare singoli oggetti tridimensionali attraverso dati digitali elaborati da un software CAD/CAM. Nel 1986 un gruppo di ricercatori, Carl Dechard, Joe Beaman e Paul Forderhase, svilupparono le idee di Chuck Hull e il taglio laser: cambiarono la resina con il nylon, per una produzione senza supporti. Grazie all’ invenzione della stampante 3D, oggi possiamo produrre non solo oggetti di plastica, ma anche parti compatibili con il nostro corpo e case fatte di cemento. Infatti, attraverso un software open source, si può decidere il riempimento, lo spessore dei lati, lo spessore e il numero degli strati, etc. Un elemento essenziale per migliorare la qualità degli oggetti prodotti dalla stampante 3D è il taglio laser, che può tagliare i materiali in base a tre principi diversi: vaporizzazione,  fusione o combustione. Alla parte teorica è seguita poi quella pratica:  i partecipanti al corso sono stati guidati all’acquisizione, tramite scanner 3D, di un modello che, successivamente, hanno stampato in  miniatura. La stampa 3 D è veramente uno strumento dalle mille risorse, si possono stampare tantissime tipologie di oggetti, anche attraverso il riciclo delle materie prime. E’ uno strumento rivoluzionario con moltissimi vantaggi: rapidità di esecuzione, precisione, semplicità, possibilità infinite di personalizzazione, ecc. Con le stampanti 3D potremo stampare tutto quello che ci serve, dalle scarpe ai pezzi di ricambio per qualsiasi macchina o attrezzatura, dalle suppellettili ai complementi di arredo (o addirittura agli arredi stessi). Chissà, forse potremo anche stampare dei vestiti e dei gioielli…. Questo segnerà la fine delle industrie? Sicuramente questa nuova tecnologia cambierà completamente il nostro rapporto con gli oggetti, che non ci saranno più imposti dalle aziende e dalla distribuzione, ma saranno il frutto dei nostri desideri, delle nostre scelte e delle nostre esigenze.