//Se la terra fosse nell’universo di Star Wars

Se la terra fosse nell’universo di Star Wars

di | 2023-05-28T07:50:58+02:00 28-5-2023 7:49|Alboscuole|0 Commenti
di Lapo Ruggero Holmes, Classe 2^ B.  –  Cari lettori e care lettrici, bentornati nella mia Rubrica dedicata a Star Wars. Oggi vi narrerò cosa succederebbe, secondo me, se la Terra… se il pianeta Terra, fosse nella galassia di Star Wars durante le Guerre dei Cloni e venisse scoperto dalla Repubblica Galattica. Per lo scopo di questa simulazione, collocheremo la Terra in una Regione distante nel bordo esterno della Galassia. Nel 22 BBY, poco dopo la dopo battaglia di Geonosis, l’Intelligence della Repubblica riuscirebbe a decifrare un codice nascosto trovato sul pianeta durante una missione di ricognizione, che rivelerebbe delle antiche rotte iper-spaziali per arrivare ad un sistema solare mai visto prima. Dopo aver effettuato delle rilevazioni, la Repubblica scoprirebbe che su uno di questi pianeti, nominato “Sol 3”, risiedono forme di vita intelligenti con una società sviluppata. Questa civiltà non conosce il viaggio interplanetario e ha appena iniziato a sperimentare con l’intelligenza artificiale e la tecnologia avanzata. Oltretutto, non conoscono l’esistenza della maggior parte degli altri pianeti nella Galassia e sembra che sul pianeta siano totalmente assenti individui dotati nella Forza. Sol 3 è però un mondo lussureggiante pieno di suolo coltivabile e risorse. Proprio per questo il Senato della Repubblica Galattica voterebbe perché si faccia contatto con gli abitanti di questo pianeta. Come ambasciatore verrebbe scelta la senatrice Padmé Amidala, che arriverebbe su Sol 3 mediante l’astronave reale nubiana 327 di tipo J, e scortata da quattro Starfighter di Naboo, che raggiungerebbe il pianeta il 24 Maggio 2023. Raggiunto il suolo, la senatrice verrebbe accolta dall’ONU e attraverso un discorso trasmesso su ogni dispositivo del pianeta dove la senatrice spiegherebbe ai cittadini cosa sta accadendo nella Galassia con la Guerra dei Cloni e cercherebbe di arrivare ad un’alleanza. Secondo me la prima reazione del pianeta sarebbe estremamente positiva e tutti sarebbero estasiati all’idea di tutto il sapere e la tecnologia che la Repubblica porterebbe con sé. Dopo il primo contatto altri ambasciatori come Bail Organa e addirittura il Cancelliere Supremo Palpatine stesso si recherebbero su Sol 3 per provare a stipulare un patto. L’intenzione della Repubblica è infatti di ottenere il permesso di utilizzare  parte del suolo i Sol 3 per l’agricoltura. Chiaramente la Terra non ha una tecnologia abbastanza avanzata per aiutare la Repubblica Galattica nella guerra contro la CIS (Confederazione dei Sistemi Indipendenti – Confederation of Indipendent Systems), però la grande predisposizione all’agricoltura del pianeta potrebbe essere molto utile alla Repubblica, che ha bisogno di molto cibo per mantenere il suo esercito e per dar da mangiare ai civili. Il  30 maggio 2023 verrebbe stipulato il Trattato di Washington, dove alla Repubblica verrebbe dato il permesso di utilizzare parte del suolo di Sol 3 per coltivare prodotti in cambio di protezione militare, integrazione degli abitanti  del pianeta nella galassia e alcune tecnologie particolari, inoltre all’Ordine Jedi viene dato il consenso di iniziare la ricerca per individui dotati nella Forza, nonostante l’apparente assenza di questi. Credo che a questo punto una spia separatista nell’intelligence repubblicano verrebbe facilmente a conoscenza dell’esistenza di Sol 3 e trasmetterebbe le informazione al suo capo, il Conte Dooku. Sapendo che il possesso di un pianeta così adatto all’agricoltura e posizionato fuori da sostanzialmente tutte le rotte dell’iperspazio conosciute potrebbe essere fondamentale per la vittoria della guerra, Dooku ordinerebbe un’immediato attacco del pianeta. Il suo piano consisterebbe nell’ingannare i cittadini di Sol 3, presentandogli informazioni false sulla Repubblica, che verrebbe descritta come un sistema falso e corrotto che distrugge tutto ciò che incontra, incluso Sol 3. Il problema era raggiungere il pianeta, poiché la rotta iper-spaziale e il perimetro del pianeta erano entrambi sotto estrema sorveglianza. Per questo, la CIS deciderebbe di affidarsi ad un modello di droide sperimentale, il droide commando B-XS. Questo droide possiede sia un blaster uguale a quello del droide da battaglia B1 che una “vibroblade”, uno strumento tagliente delle dimensioni di una spada. Diversamente da i droidi BX che conosciamo noi, questo sarebbe anche in grado di generare uno scudo di energia attorno a sé, un po’ come il distruttore droideka (da questo deriva la “S”, iniziale di “shield”, scudo in inglese). Il momento scelto dal Conte Dooku per attuare il suo piano sarebbe una conferenza con il presidente americano Joe Biden, un momento che sarebbe stato seguito in diretta da milioni e milioni di persone poiché destinato a decidere il senatore di Sol 3 nel senato galattico. Perciò il 7 giugno 2023 il  droide protocollo C-3PO verrebbe catturato e rimpiazzato dal droide commando, che sarebbe stato rivestito con le placche dorate di  di esso da una guardia di Naboo corrotta da Dooku stesso. Durante il soggiorno della senatrice Amidala su Sol 3, essa manderebbe i suoi droidi C-3PO, in realtà B-XS, R2-D2 all’incontro con il presidente. Essendo che questo sarebbe tutto programmato dai separatisti, secondo me la senatrice sarebbe stata gravemente ferita da alcuni banditi e mercenari ingaggiati da essi e perciò non potrebbe lasciare la sua dimora. Al culmine della conferenza, B-XS  spegnerebbe improvvisamente R2-D2 e rivelerebbe la sua vera forma, sparando al cielo. “La Repubblica vi sta ingannando! Tutto ciò che vi hanno detto su di noi, tutto ciò che avete udito, è falso! Noi, la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, vi aiuteremo! I cloni distruggeranno questo pianeta! Lo polverizzeranno…”. In quel momento, una delle guardie del Presidente aprirebbe il fuoco sul droide separatista, colpendolo alla testa. Mentre il Presidente sarebbe rapidamente scortato lontano dall’accaduto, i pochi stabilimenti  repubblicani sul pianeta sarebbero messi in  allerta: la Repubblica sospetterebbe infatti un imminente attacco separatista. Il piano sarebbe  riuscito, perciò il 12 giungo il Conte Dooku ordinerebbe al Generale Grievous di concentrare tutta la sua flotta contro le difese di Sol 3.  La flotta sarebbe composta da due navi capitali di tipo Lucrehulk, cinque incrociatori di classe Munificent e tre torpediniere di classe Providence, un esercito abbastanza potente da eliminare qualsiasi flotta Repubblicana. L’armata di Grievous uscirebbe dall’iper-spazio e comincerebbe subito ad attaccare i Venator repubblicani, che risponderebbero mettendosi in una formazione a scudo, per difendere il pianeta, mentre un paio di Acclamator (una nave spaziale Repubblicana specializzata nel trasporto di truppe e veicoli) verrebbero chiamati per rinforzare il pianeta. Purtroppo i bombardieri di classe Hyena riuscirebbero a penetrare la flotta nemica prima dell’arrivo dei rinforzi e raggiungerebbero la superficie di Sol 3, bombardando le basi repubblicane chiave e  aprendo il passaggio per le navi trasportatrici  C-9979, che permetterebbero ai loro droidi da battaglia B1 e B2 di raggiungere la superficie ed eliminare i cloni stazionati sul pianeta. Nel mentre i Jedi presenti si preparerebbero a difendere il nostro pianeta. Sol 3 sarebbe allora diviso in due fazioni: chi crede che la Repubblica non voglia distruggere Sol 3, e chi invece ha deciso di allinearsi con il movimento separatista. Scoppierebbe certamente una sanguinosa Guerra Civile e ogni stato sarebbe aiutato dalla Repubblica o dalla CIS. Le città sarebbero bombardate, gli edifici distrutti, le persone uccise… Dopo mesi e mesi di guerra di logoramento la Repubblica deciderebbe che deve agire prima che tutto sia perduto, e convocherebbe in aiuto i propri guardiani, i cavalieri Jedi. La speranza della Repubblica sarebbe che i Jedi possano riuscire a guidare un attacco all’interno della base centrale separatista, situata vicino alla città di Pechino. I due Jedi scelti per questa missione sarebbero Aayla Secura e Plo Koon. I due Jedi e due squadre di cloni (una parte della 104° unità, sotto il comando di Plo Koon, e l’altra parte della 327° unità, sotto il comando di Aayla Secura) si infiltrerebbero all’interno di una shuttle separatista. Una volta entrati nella base la piccola squadra si recherebbe nella sala di comando principale e comincerebbero a eseguire il protocollo di disattivazione dell’esercito nemico. Purtroppo, un paio di droidi guardia si renderebbero conto di cosa sta succedendo e contatterebbero immediatamente i loro superiori. A questo punto il comando è quasi stato eseguito, ma ormai è troppo tardi: il Generale Grievous Sfonderebbe le porte blindate della stanza con una calcio metterebbe fine all’operazione tagliando a meta il clone ingegnere. La squadra ingaggerebbe in battaglia il Generale, che ferirebbe e scaglierebbe via Maestro Plo. Essendo già indeboliti dalle recenti battaglie nella Guerra, i colini rimanenti e Aayla Secura verrebbero sconfitti, ma pochi secondi prima che Grievous li trapassi con le proprie spade laser, Plo Koon si farebbe strada fino all’enorme computer meccanico che controllava tutti i droidi e userebbe tutta la forza vitale presente dentro di lui per far collassare l’intera struttura, dando la vita per salvare Sol 3. Terminerebbe così la vita di due Jedi e del comandante supremo dell’armata separatista e l’occupazione di Sol 3, che sarebbe altamente aiutato dalla Repubblica a ricostruire un governo democratico e gli sarebbe anche dato un posto nel senato della Repubblica. Le tecnologie sarebbero rinnovate e tutto andrebbe per il meglio. Alla fine della guerra, durante l’esecuzione dell’Ordine 66, secondo me Sol 3 farebbe la stessa fine di molti altri pianeti, dimenticato e disperso, sui confini della Galassia.