//Scuola americana e scuola italiana a confronto: due diverse realtà

Scuola americana e scuola italiana a confronto: due diverse realtà

di | 2018-10-26T10:12:58+02:00 25-10-2018 23:54|Alboscuole|0 Commenti
di Andrea Cresci  Sono ormai passati diversi mesi dal giorno in cui ho intrapreso questa fantastica avventura e mi sono imbarcato su quell’aereo che mi ha portato dall’altra parte del mondo a scoprire nuove realtà. Durante il mio soggiorno in America ho imparato tanto, sono cresciuto molto, caratterialmente e culturalmente. Ho sicuramente migliorato il mio inglese e imparato tante cose su altre culture, ma soprattutto ho avuto la possibilità di una full immersion nel sistema scolastico americano e così ho potuto constatare di persona le differenze e le analogie tra questo sistema e quello italiano. Durante i mesi trascorsi in Arizona ho avuto modo di capire come realmente funziona la famigerata High School americana, che, nell’immaginario di molti, è diventata la scuola ideale. La Orme School, la scuola che ho frequentato, è la tipica High School che vediamo nei film americani, ma con un’eccezione: la Orme è una Boarding School. In ogni caso le differenze tra una normale High School e una Boarding School sono quasi inesistenti. Alla Orme ho potuto verificare che il sistema americano è, come vediamo nei film, molto diverso dal nostro. Innanzitutto il funzionamento delle classi è molto diverso. La scuola americana non ha indirizzi e quindi ogni studente ha la possibilità, all’inizio dell’anno, di scegliere le sue ‘classes’, in base alle materie che più gli interessano; ci sono solo tre materie obbligatorie: storia, inglese e matematica. Ogni studente ha quindi la propria schedule con i suoi sette corsi. Ogni classe dura 50 minuti e ogni giorno gli studenti frequentano tutte le loro classi. Alla fine di ogni lezione, si muovono gli studenti , e non i prof come in Italia. da una classe all’altra. Il fatto che gli alunni si muovano al posto dei professori è molto importante per i ragazzi, perché ciò favorisce molto la socializzazione, e, in quest’atmosfera così internazionale, rende molto più veloce l’apprendimento e il miglioramento dell’inglese. Come anticipato, la mia era una boarding school, dove la maggior parte degli studenti vive nella scuola e di conseguenza non ha bisogno dei tipici ‘lockers’, ma anche quelli esistono davvero! Per quanto riguarda le valutazioni non vengono usati i voti in decimali, ma le tipiche lettere e i principali metodi di valutazione sono gli homework (compiti per casa) e i periodici test scritti. Non ci sono, quindi, valutazioni orali! Anche il modo in cui si svolgono le lezioni è molto diverso. L’approccio allo studio qui in America è decisamente più pratico, mentre noi in Italia ci concentriamo molto più sulla teoria. Ad esempio la mia classe di chimica e biologia era il laboratorio di chimica e quindi tutto ciò che studiavamo era continuamente integrato con esperimenti. La mia classe di storia era, invece, una ‘Debate room’, così, durante i vari dibattiti, siamo sempre stati spinti ad esprimere le nostre idee sull’evento o sul periodo storico che stavamo studiando, e questo facilitava decisamente l’apprendimento. Un’altra importante differenza è quella delle attività extracurriculari. In America, le attività pomeridiane, che siano sport, musica o altro, e i diversi club organizzati dalla scuola sono molto importanti per acquistare crediti scolastici, che servono, a loro volta, per l’ammissione al College e all’Università. Un’altra importante differenza consiste nella durata dei corsi di studio. La scuola superiore italiana dura 5 anni, mentre l’High School dura solo 4 anni, detti rispettivamente “freshman”, “sophomores”, “juniors” e “seniors” e che corrispondono ai grades 9°, 10°, 11°, 12°. Inoltre in America ogni anno alcuni studenti mettono insieme tutte le foto degli alunni e degli avvenimenti più importanti dell’anno scolastico in un album chiamato “yearbook”, il famoso annuario scolastico. In particolare, nella scuola americana che ho frequentato ogni ‘senior’, ossia ogni ragazzo dell’ultimo anno, ha un’intera pagina dello yearbook dedicata a lui e può personalizzarla come vuole. Infine credo che la cosa più importante, e che dovrebbe portare noi italiani a prendere esempio dalla scuola americana, è il modo in cui gli studenti americani e la scuola guardano al futuro. Tutte le decisioni che uno studente della High School prende durante il suo percorso di studio sono indirizzate ai suoi goals, gli obiettivi che si impone per il suo futuro. Una differenza che ci fa capire come noi italiani pensiamo meno al futuro è il fatto che qui, gli studenti sono già iscritti all’università alla fine del primo semestre dell’ultimo anno, mentre noi italiani generalmente decidiamo solo dopo la maturità. Oggi, a conclusione di questo fantastico percorso, posso dire che il sistema scolastico italiano non è poi così male, come spesso afferma chi fa confronti con gli altri sistemi scolastici senza conoscerli nei dettagli. Certo ci sono cose su cui bisognerebbe lavorare, ma penso che nessun sistema scolastico sia perfetto. Quest’esperienza mi ha insegnato, tra le altre cose, che spesso giudichiamo il nostro piccolo senza sapere come vanno realmente le cose nel resto del mondo e mi ha quindi portato ad apprezzare tante cose che prima non apprezzavo realmente, tra queste la nostra scuola italiana e il modo in cui funziona, che ritengo oggi uno dei migliori.