//Recensione/ Bianca come il latte, rossa come il sangue

Recensione/ Bianca come il latte, rossa come il sangue

di | 2024-03-23T10:10:07+01:00 23-3-2024 10:10|Alboscuole|0 Commenti
di Brigida Coratella, 2F Bianca come il latte, rossa come il sangue è un film diretto da Giacomo Campiotti. Il film unisce diversi generi: commedia, dramma, romantico. Gli attori principali sono: Luca Argentero, Aurora Ruffino, Filippo Scicchitano e Gaia Weiss. Filippo Scicchitano è Leo, un adolescente di sedici anni che non ha voglia di studiare e detesta i professori. È innamorato perdutamente di Beatrice ed ella è il suo sogno. Spera di poterla salvare, dato che è malata di leucemia; per questo motivo, Leo dona il suo midollo osseo all’ospedale in cui Beatrice è ricoverata nella speranza di salvarle la vita. Leo viene aiutato da Silvia, la sua vecchia e migliore amica innamorata di lui, e da un professore appena arrivato (il Sognatore). Beatrice subisce un intervento, ma comunica a Leo che deve recarsi in Francia per completare le cure. Leo le promette di recuperare i voti bassi a scuola. All’improvviso arriva la notizia della morte di Beatrice. Al termine dell’anno scolastico, Leo e Silvia si mettono insieme.   Il mio parere Questo film ci invita a riflettere sulla coscienza della donazione di organi, soprattutto, insiste sul fatto che le decisioni che prendiamo hanno un peso anche per le persone che ci circondano e che ci vogliono bene. Questo film, secondo me, riesce a veicolare molto bene i messaggi che vuole trasmettere, e tutto questo grazie alle azioni dei personaggi, il quale si capisce l’importanza di ciò che facciamo e che le nostre azioni alcune volte possono far bene, ma altre, hanno un peso. Per esempio nel caso di Leo, che vuole donare il suo midollo osseo per salvare Beatrice, questa azione è molto bella e significativa, ma dall’altro lato ha un peso per le persone che gli stanno attorno: i suoi genitori che sono preoccupati per lui. Fra i tanti personaggi, mi ha particolarmente colpita è Beatrice, perché dimostra il perdono in persona. Secondo me, Beatrice nonostante Silvia abbia modificato il suo numero di telefono per non contattare Leo, la perdona e la tratta come una vera e propria amica. Questo film mi è piaciuto molto, per i significati, per gli attori che recitano e per l’ambientazione (Torino). Un film praticamente senza alcun difetto, basato su argomenti che sono particolarmente emozionanti e toccanti.