//Quello che non abbiamo vissuto – Lettera ai docenti e ai compagni

Quello che non abbiamo vissuto – Lettera ai docenti e ai compagni

di | 2020-05-11T07:58:38+02:00 11-5-2020 7:58|Alboscuole|0 Commenti
Di Tucci Angela Sofia (Redazione) Per i professori che ci hanno accompagnati in questo intenso percorso e a voi miei cari compagni. Attesa….. Una parola che a tratti spaventa. Quante cose dobbiamo attendere nella nostra vita? Beh la lista risulterebbe infinita! Ma mai nella vita mi sono ritrovata di fronte ad un’attesa così terrificante. Attendere di poter ritornare alla vita quotidiana. E’  spaventoso! Vorremmo ritornare alla quotidianità che prima risultava un po’ monotona, avevamo sempre voglia di fare qualcosa di nuovo, qualcosa di esaltante ma non ci rendevamo conto  che ciò che prima volevamo cambiare in meglio ora, controvoglia, è stata cambiata in peggio. La colpa? La colpa non è di nessuno. Un virus ha deciso di stravolgere le nostre vite. Un virus che prima nessuno temeva. Per un momento è divenuto anche motivo di scherzo. Mai ci saremmo aspettati che sarebbe poi diventato motivo di terrore. Ritornare a scuola, ritornare ai litigi quotidiani con la sveglia, ritornare fra quei banchi, ritornare a stare con voi. Presumo sia la cosa che più ci manchi. Ritornare a stare tutti assieme, imparare cose nuove, ridere, scherzare, avere paura e dagli sbagli avere il coraggio di andare avanti. Se solo avessi saputo che quel 4 marzo sarebbe stato l’ultimo giorno che ci saremo visti, vi avrei detto quanto tengo a voi, quanto in questi tre anni siete stati importanti per me. Questo sarebbe stato l’anno perfetto. Il nostro anno! Mancava così poco: solo tre mesi.  Sono convinta che sarebbero stati i tre  mesi più belli di sempre.  L’adrenalina per gli esami, l’ansia di una gita assieme, ma soprattutto la gioia di stare insieme. Non è giusto, tutto ciò è ingiusto. Avremmo dovuto salutarci, festeggiare e prometterci che saremo rimasti per sempre la “famosa” 3C di cui tutti erano orgogliosi. Ricorderò la 3C come una classe di unione, di felicità, di voglia di imparare, di incomprensioni che poi sono sempre terminate con un sorriso e un abbraccio. Ricorderò tutti voi come qualcosa di unico, indimenticabile. Eh già, chi lo avrebbe mai detto. Proprio voi siete ciò che più mi manca in questo momento. Spero che un giorno ci rivedremo, tutti assieme e in una giornata recupereremo tutto ciò che non abbiamo potuto vivere in questi tre mesi. A voi dedico tutto. A voi che avete cambiato qualcosa in me, ma soprattutto avete lasciato una firma indelebile nel mio cuore. Non vi dimenticherò mai! A presto. La vostra alunna e compagna  Angela Sofia Classe 3° C, scuola Secondaria di primo grado “E. Fermi”