//Netflix, Amazon o Walt Disney?

Netflix, Amazon o Walt Disney?

di | 2018-05-28T14:36:47+02:00 28-5-2018 13:26|Alboscuole|0 Commenti
di MADDALENA MARCONI – I pomeriggi e le serate al cinema, il noleggio di videocassette e DVD, gli abbonamenti per le TV a pagamento saranno i nuovi aneddoti che i genitori racconteranno ai figli? La distribuzione di film e serie tv si sta rivoluzionando e, a capo di questo cambiamento, troviamo sempre il solito “colpevole”: Internet. La rivoluzione è iniziata nel 2012 da parte di Netflix (inizialmente una società di vendita di video per posta che è diventata il primo fornitore di servizi online in streaming) che, con la sua strategia e un abbonamento tra gli 8 e i 12 euro  al mese rispetto ai 50 per le pay TV,  ha raggiunto un totale di 90 milioni di utenti.  Il secondo motivo del suo successo è dovuto alla decisione di entrare nella produzione di film e serie tv, con un investimento di 7 miliardi di dollari all’anno che ha permesso alla società di guadagnarsi un posto al fianco delle sette major hollywoodiane. Questa seconda mossa ha permesso alla società, non solo un robusto approvvigionamento dei contenuti del suo catalogo, ma anche una posizione di forza nell’acquisto dei prodotti delle altre major. Questo successo ha attirato però un nuovo concorrente sul mercato: dal dicembre del 2016 infatti Amazon, la famosa azienda di commercio elettronico, offre ai suoi clienti il nuovo servizio Amazon Prime Video compreso nel pacchetto Amazon Prime. L’abbonamento, che ammonta a soli 19,99 euro l’anno e che comprende, non solo il servizio in streaming , ma anche le spedizioni illimitate senza costi aggiuntivi e un archivio online per un numero illimitato di foto, ha sicuramente allettato i già numerosi clienti che hanno permesso all’azienda di raggiungere in poco tempo un totale di 65 milioni di abbonati. Il nuovo competitor si è inserito inoltre nel campo della produzione grazie ad Amazon Studios che si concentra sullo sviluppo di serie tv, film e fumetti. Il mercato è ancora in evoluzione: la Walt Disney Company, dopo l’acquisizione della 21st Century Fox, ha infatti annunciato il lancio di un proprio servizio di video streaming dal 2018. Il famoso studio cinematografico, tra i più noti in termini di brand, avrà a disposizione tutti i contenuti e le Tv a pagamento della Century Fox, prima fra tutte Sky. Questo permetterà alla Walt Disney di possedere più contenuti rispetto a Netflix ,non solo grazie alle proprie produzioni, tra l’altro non più loro disposizione in quanto dovuto alla decisione della Disney di rescindere tutti gli accordi di distribuzione dal 2019. Tutto questo grazie anche allo sport, un importante servizio di cui gli altri rivali sono sprovvisti. Ogni concorrente di questa nuova gara economica sembra avere delle buone carte da giocare. La competizione nella produzione di propri film e serie tv messa in atto da tutte le società per rendere unico il proprio servizio, potrebbe giovare alla Walt Disney Company:  la società infatti gode di fama ed esperienza, i suoi prodotti sono sempre stati largamente apprezzati, il suo nuovo acquisto non è da meno perché  risponde alle medesime caratteristiche oltre  ai suoi numerosi contenuti e programmi, prima disponibili sulle pay Tv e adesso molto presto online. Questo non può che far pensare ad un ennesimo successo per il già famoso brand. D’altro canto il servizio è ben sviluppato, i numerosi comfort per i clienti e il basso costo non possono che essere a favore di Amazon,  ma saprà il gigante del commercio in rete davvero dominare, anche in questo ambito, contro gli altri due colossi come sta facendo nelle spedizioni online? Visti i numerosi vantaggi proposti dai concorrenti, Netflix potrebbe così risultare in  difficoltà dovuta a questi nuovi attacchi, ma come dubitare di una società che partendo dal nulla è riuscita a rivoluzionare la distribuzione degli audiovisivi? Inoltre, quando era ancora l’unica sovrana si è guadagnata abbonati che, affezionati ai suoi servizi e alle sue fantastiche serie tv, ci penseranno bene prima di “tradirla”. Insomma, solo il futuro potrà dirci di che cosa hanno bisogno i consumatori di questo nuovo mercato. Esperienza? Molti comfort a basso prezzo? O una grande capacità innovativa?