//Messico, non solo mare e musica ma droga e cartelli di Daniela Moro 2A (Linguistico-tedesco)

Messico, non solo mare e musica ma droga e cartelli di Daniela Moro 2A (Linguistico-tedesco)

di | 2022-11-26T21:14:46+01:00 26-11-2022 21:14|Alboscuole|0 Commenti
  Il Messico è uno stato sud americano dove possiamo trovare i principali cartelli della droga. Ogni anno si contano circa 13 miliardi di dollari ricavati da queste operazioni. Le persone coinvolte quasi mai ne escono vive. Tra le principali città coinvolte nel traffico illegale di sostanze stupefacenti emerge Los Zetas. Da un rapporto pubblicato nel gennaio 2012 da Stratfor, un’agenzia che si occupa di difesa e sicurezza internazionale, è indicata come il cartello più grande e il più radicato sul territorio, creato nel 1999 da reparti dell’esercito messicano che fino a quel momento costituivano l’ala paramilitare del cartello del Golfo, da cui si sono separati nel 2010. Los Zetas è famosa per i metodi brutali che includono torture e decapitazioni. Varie volte l’organizzazione ha abbandonato i corpi delle sue vittime nelle strade e autostrade messicane come avvertimento per i gruppi rivali. Nell’ultimo anno, all’interno del cartello, ci sono state divisioni e lotte interne, e i capi delle varie fazioni sono stati uccisi o arrestati. Un’altra città simbolo dello spaccio messicano è Sinaloa. Prende il suo nome dallo stato sulla costa dell’oceano Pacifico in cui il traffico di droga ha una lunga storia. Per molto tempo è stato il cartello più grande e potente del paese. Ora è in lotta con Los Zetas per il controllo delle rotte dei traffici di droga. A capo del cartello di Sinaloa c’è Joaquín “El Chapo” Guzmán. Guzmán è nell’elenco dei maggiori ricercati dagli Stati Uniti, e solo a marzo del 2013 la rivista Forbes lo ha cancellato dalla sua lista di persone più ricche al mondo. Si stima comunque che il suo patrimonio sia pari a 73 miliardi di dollari. Altro importante cartello della droga è quello del Golfo. Dall’arresto del suo leader, Osiel Cárdenas Guillén, nel 2004, l’organizzazione ha perso la sua influenza. Ha la sua base nello stato di Tamaulipas. Come Nuevo Leon e Coahuila è in guerra da anni con Los Zetas. Lotte interne hanno costretto vari capi delle organizzazioni a fuggire negli Stati Uniti dove alcuni di loro sono stati arrestati, e questo ha ulteriormente indebolito il cartello. Il cartello di Juárez, negli ultimi anni, ha perso parte del suo potere. Uno dei suoi capi, Francisco Vicente Castillo Carrillo, è stato ucciso dal Sinaloa, che sta cercando di togliere all’organizzazione il controllo della via della droga di Juárez. Per l’agenzia Stratfor il cartello di Juárez controlla i tre principali punti di accesso alla città di El Paso, in Texas. Il cartello di Jalisco fa parte delle organizzazioni di nuova generazione. È una delle organizzazioni che sta crescendo più rapidamente. In passato era un alleato di Sinaloa, che lo usava come gruppo paramilitare nella sua guerra contro Los Zetas. Quello che apparentemente distingue Jalisco da altri cartelli è come gestisce i suoi affari. È coinvolto, come gli altri, in massacri e scontri violenti, ma poi li accompagna con messaggi del tipo “Basta con le estorsioni, basta con le vittime innocenti!” ma sono solo parole. La violenza regna sovrana.