//MESSAGGI PERICOLOSI

MESSAGGI PERICOLOSI

di | 2022-06-14T16:00:15+02:00 14-6-2022 16:00|Alboscuole|0 Commenti
Di Vanessa Bevilacqua – Al giorno d’oggi, la maggior parte delle persone è capace di provvedere a tutto tramite un unico apparecchio: il telefono. Se hai il dubbio di come si scrive una parola, il sinonimo di un termine, o vuoi fare un calcolo, il tuo cellulare avrà bisogno soltanto di una connessione e potrà esaudire tutti i tuoi desideri. C’è chi  preferisce usufruirne il meno possibile, c’è invece chi ne è completamente dipendente e non pensa ad altro. Il telefono è uno degli apparecchi più utili mai creati: in caso di bisogno puoi chiamare aiuto, ti permette di fare ricerche in breve tempo e, tramite i “social”, può mandare messaggi in tutto il mondo; spesso però non ci rendiamo conto dei pericoli che stanno intorno a noi, veniamo attratti da quella composizioni di luci, video e Meme divertenti, da non renderci conto che spesso veniamo coinvolti in esperimenti o challenge a scopi tetri e alla fine ci avviciniamo a qualcosa che va al di là della nostra portata. Sono tanti i casi in cui, purtroppo, milioni di persone, in particolare i ragazzi, sono vittime di haker che li costringono a farsi del male o li sconvolgono psicologicamente facendo credere loro  che ciò che stanno facendo è giusto o che se lo meritano, challenge pericolose che possono causare traumi o morti e, infine, ma non per importanza ci sono pure i casi di “nudes” che letteralmente vengono tradotti in “nudi” ovvero foto dove, in particolare le ragazze, vengono immortalate senza indumenti e spesso anche contro la loro volontà, provocando traumi o veri e propri suicidi. Molti sono stati i ragazzi coinvolti in queste trappole, tra cui ricordiamo: Antonella Sicomero, bambina di 10 che ha perso la vita a causa di una challange sulla famosa applicazione che per ora spopola tra i giovani, Tik Tok; Carolina Picchio, ragazza di 14, che ha perso la vita a causa di video che la ritraevano svestita contro la sua volontà e che si tolse la vita nel 2013 nella provincia di Novara; e sono tanti i ragazzi coinvolti ogni giorno in queste situazioni da cui non riescono a fuggire. Il telefono è uno strumento che crea terreno fertile sia per sensibilizzare che per odiare, ma sta a noi decidere come usarlo e quali messaggi far passare, per far in modo che questi incidenti non accadano più.