//Lettera ad Anne Frank.

Lettera ad Anne Frank.

di | 2023-03-21T22:31:01+01:00 21-3-2023 22:31|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Gabriele Mazzoli – classe II/B – scuola Secondaria di I grado –
Il nostro percorso di studio ci ha aiutato a rendere “viva” una coetanea di nome Anne Frank: attraverso le sue stesse parole l’abbiamo fatta in qualche modo rivivere tra di noi, nella nostra classe, come se fosse una nuova compagna. La sua storia ci ha coinvolti proiettandoci in un diverso periodo storico. Ormai la conosciamo abbastanza bene, abbiamo letto il suo diario e visto il film d’animazione “Anne Frank e il diario segreto”. In classe si è parlato e riflettuto molto sul fatto che oggi il suo diario si sia trasformato in un prezioso documento storico. Immagina ora di rivolgerti direttamente ad Anne come ad una amica, e affida ad una pagina di diario le emozioni, i pensieri, le riflessioni, l’insegnamento tratto da tale vissuto. Oppure immagina di scriverle una lettera per ringraziarla e/o per soddisfare alcune tue curiosità sulla sua esperienza vissuta nell’alloggio segreto durante la persecuzione nazista.
Ciao Anne, ho sentito molto parlare della tua storia e so tutte le difficoltà che hai dovuto passare. Non immagino quanto sia stato difficile trascorrere tutti i giorni, per quasi due anni, dentro un minuscolo alloggio stando attenta a non fare rumore, con persone con cui spesso non andavi d’accordo. Non credo che se fossi stato in te avrei avuto la forza di andare avanti, certo avrei sempre sperato nella liberazione, che però, per te è arrivata troppo tardi. Probabilmente dopo qualche mese mi sarei iniziato a deprimere, sconfitto dalla noia e dalla paura, tu invece non ti sei arresa nemmeno quando la vita ti stava crollando sulle spalle. No, tu non ti sei arresa nemmeno nel campo di concentramento, nemmeno quando Margot si si è ammalata. Margot. Margot è un’ottima sorella, un’ottima spalla dove appoggiarsi al bisogno, che nonostante tutti gli attriti creati dalla convivenza forzata ha continuato a supportarti. Sei stata fortunata ad avere lei, qualcuno di cui fidarsi, con cui passare il tempo, che per un attimo non ti facesse pensare al mondo intorno a te, inadatto ad una mente come la tua. Leggendo il tuo libro mi sono reso conto di quanto tu scriva bene, riesci ad essere onesta, ironica, divertente, ma anche realista e seria. Sono felice che il tuo sogno di diventare una scrittrice si sia realizzato, anche se in modo molto insolito e tragico. Tramite il tuo diario mi hai trasmesso un quadro molto chiaro delle tue sensazioni ed emozioni. Talmente tanto che mi sembrava di essere con te in quel piccolo alloggio che ti ha tenuto in vita per quasi due anni durante le persecuzioni antisemite. Grazie al tuo diario hai danneggiato i nazisti più di mille bombe, perché hai fatto capire tutte le atrocità di quando essi governavano metà Europa. Ti dobbiamo ringraziare perché hai mostrato ancora una volta che il peggior nemico dell’uomo è l’uomo stesso. Perciò l’alloggio dove hai vissuto e il tuo diario sono patrimonio dell’UNESCO e sono visitabili e leggibili: veri e propri documenti storici. La società moderna ti deve molto per tutto quello che ci hai lasciato, che ci aiuta ogni giorno a sensibilizzare su tutto quello di sbagliato che il terzo Reich ha fatto. Dobbiamo ringraziare anche tuo padre che ebbe la premura di conservare il tuo diario e anche la generosità di donarlo poi al museo. Sei stata estremamente preziosa per la storia d’Europa e del mondo, senza la tua opera chissà se i nazisti sarebbero riusciti a risalire al potere instaurando un nuovo regime, riscatenando l’inferno. Dalla tua storia ho appreso molte cose, molti insegnamenti che mi ritorneranno utili nel futuro, come che la vita senza libertà non è più la stessa o che dalla convivenza forzata si possono apprendere diverse cose. La tua storia ha insegnato a molte persone e continuerà a farlo, continuando a forgiare persone istruite sul tema delle persecuzioni. Persecuzioni che, purtroppo, esistono ancora anche se avvengono in modi diversi rispetto a quelle di ottanta anni fa, ma non sono scomparse. Persone razziste, antisemite… non dovrebbero esistere perché siamo nel 2023 ed è vergognoso che delle persone si sentano superiori ad altre solo perché sono di etnia o di religione diversa. Anne, avrei molte altre cose da dire, ma del resto parlerò in un’altra pagina. Ciao Anne e grazie di tutto. Gabriele Mazzoli