//La scuola Vaccina apre le porte: un nuovo Open Day

La scuola Vaccina apre le porte: un nuovo Open Day

di | 2020-01-10T17:41:06+01:00 10-1-2020 17:41|Alboscuole|0 Commenti
Di Nicola Abbasciano classe II sez. D   Oggi io e molti altri miei amici abbiamo spiegato alle classi del prossimo anno scolastico l’atmosfera e i pregi presenti nella nostra scuola. Siamo entrati a scuola alle 16:45 circa, e subito tutti sono andati nelle aule destinate ai vari laboratori. Io e i miei amici Elena Carbutti e Aron Littera abbiamo parlato del potenziamento di scrittura della nostra scuola, cioè il giornalino. Appena entrati in aula abbiamo trovato gran parte del lavoro già fatto: sedie in ordine, banchi agli angoli e PowerPoint perfetto, grazie al prof. Pellecchia e alla prof.ssa Di Ruvo. Abbiamo preparato i nostri discorsi in modo da essere preparati. Abbiamo finito subito e ne è uscita una roba senza giri di parole, che andava dritta al sodo. Come ultima fase della preparazione abbiamo posto qualche decina di giornalini dell’ultima edizione: eravamo definitivamente pronti. Io parlavo dei vari modi per poter leggere i nostri articoli sulla piattaforma on line di “Alboscuole”, Aron doveva introdurre e dare un arrivederci ai futuri alunni della nostra scuola, ed Elena penso che abbia fatto la parte più importante, perché non era organizzata ed ha improvvisato un discorso: ha parlato in prima persona di come ci si sente a scrivere un articolo di giornale che può essere visto da qualsiasi persona. Sono rimasti colpiti tutti tanto da applaudire. Io, stranamente, non ero molto agitato al fatto di essere osservato da tutti, mi sono sorpreso anche di me stesso! Aspettando che arrivassero altri studenti, mentre Elena partecipava ad un altro Open Day, io e Aron abbiamo intravisto gli altri progetti delle classi vicine alla nostra. Quando intorno alle 20:00 abbiamo definitivamente finito i nostri compiti, abbiamo aiutato a mettere a posto un’altra aula: quella di informatica. Mi dispiace che non potrò più presentare progetti di giornalismo l’anno prossimo, ma spero di farne altri simili perché è stata un’esperienza davvero molto utile per la mia autostima.