//La nomofobia di Rosaria Pucci 1^J

La nomofobia di Rosaria Pucci 1^J

di | 2019-04-17T20:45:15+02:00 17-4-2019 20:45|Alboscuole|12 Comments

La nomofobia è la dipendenza dallo smartphone e rappresenta una vera e propria malattia.Descrive la paura di rimanere sconnessi e di non essere raggiungibili al cellulare.Colpisce per lo più giovani tra i 18 e 25 anni,con bassa autostima e problemi relazionali.L’aspetto che caratterizza gli adolescenti di oggi,sono i “selfie”,i famosi autoscatti dove si è disposti a tutto pur di ottenere “like”.Coloro che manifestano questo tipo di problema cercano il contatto continuo con il cellulare, e in sua assenza può provocare in loro veri e propri attacchi di panico, tremorii, mancanza di respiro e tachicardia. Si innesca un meccanismo di dipendenza,nella quale non si riesce a fare a meno di una connessione internet e di un cellulare. Per gli esperti il fenomeno della nomofobia è legato in gran parte all’uso dei social. L’abbuso dei social può portare all’isolamento, provocando divari tra le persone, ma anche a chiudersi in se stessi alimentando la paura del rifiuto. Secondo alcune ricerche 6 ragazzi su 10, tra i 18 e 29 anni,vanno a letto in compagnia dello smartphone e tendono a manifestare stati d’ansia quando rimangono a corto di batteria, di credito, e senza copertura di rete.Il fenomeno è in forte crescita ed un intervento utile può essere quello della psicoterapia, questo è ciò che afferma GIUSEPPE ROMBOLA’ CORSINI, psicologo e psicoterapeuta. Di questo problema e dei suoi rimedi si parlerà in occasione del congresso nazionale di psichiatria in corso a Firenze.Insomma in non sono d’accordo nell’uso ossessivo del cellulare,deve essere usato con moderazione e se è necessario,in quanto non è indispensabile per vivere.E’ meglio una passeggiata all’aria aperta,guardare un film… anziché restare tutto il giorno li connessi e perdere la percezione con la realtà.