//La leggenda sulla nascita del panettone

La leggenda sulla nascita del panettone

di | 2020-01-23T18:10:41+01:00 23-1-2020 18:09|Alboscuole|0 Commenti
di Sara Elefante 2C SSPG Con  la Professoressa Stanzione Emilia nell’ora di approfondimento abbiamo letto e studiato le origini del panettone, dolce tipico natalizio che consumiamo nel periodo delle feste. Tre sono le versioni riguardanti la nascita del panettone. prima leggenda La vigilia di Natale il capo della cucina della corte del duca Ludovico il Moro aveva preparato un dolce particolare che però si bruciò durante la cottura. Allora Toni uno sguattero della cucina propose un dolce che aveva preparato con gli avanzi. Il capocuoco non aveva altra scelta e decise di rischiare, e quando presentò agli invitati quel pane dolce che profumava di burro e frutta candita ricevette molti applausi. Il dolce andò a ruba e quando tutti ne vollero conoscere il nome il capocuoco lo chiamò il “IL PAN DEL TONI” Seconda  leggenda il panettone fu inventato, da un ragazzo di nome Toni che si era innamorato di Algisa, la figlia di un fornaio. Toni si fece assumere alla bottega come garzone e per ingraziarselo si ingegnò a cercare un nuovo dolce per aumentare le vendite. Impastò uova, burro ,zucchero e uva sultanina e il nuovo dolce ebbe così tanto successo che i giovani si poterono sposare e vissero felici e contenti. La terza leggenda Pietro Verri in un suo scritto racconta “la cerimonia del ceppo”, cioè il monumento in cui l’intera famiglia si riunisce intorno a fuoco dove il padre spezza il pane e lo condivide con tutti. Nel XV secolo le corporazioni di Milano decisero che tutti potevano consumare, nel giorno di Natale lo stesso pane simbolo di uguaglianza e condivisione e che almeno in quella giornata non dovesse esserci pane dei poveri e pane dei ricchi. Era il pan de scori o pan de Ton cioè il pane di lusso fatto con frumento, burro e zucchero.