//JAZZ: CHE MUSICA!

JAZZ: CHE MUSICA!

di | 2019-05-06T18:53:34+02:00 6-5-2019 18:53|Alboscuole|0 Commenti
Di “La Redazione Junior scuola Secondaria di I grado – L’origine della parola jazz è incerta. Alcuni dicono che deriva dall’espressione “Jazz them, boys” (coraggio, ragazzi), e altri dicono che proviene dal termine jaser (chiacchierare,dialogare) dato che in effetti il Jazz si basa sul continuo dialogare fra i musicisti. Fatto sta che il Jazz è un fenomeno culturale tra i più importanti del nostro secolo. Nato negli Stati Uniti, nello stato della Louisiana, nel corso del XIX secolo, ha come peculiarità l’improvvisazione e la libertà di espressione degli strumenti solisti. Già a partire dal XVII secolo sbarcarono nella colonia inglese della Virginia i primi schiavi di colore provenienti dal continente africano, i quali venivano impiegati nelle sterminate piantagioni di tabacco, riso, zucchero e cotone. Fu durante questo periodo che nacquero i primi canti con cui gli schiavi erano soliti accompagnare il loro duro lavoro. Si trattava prevalentemente di cori collettivi e cadenzati, i cosiddetti “work songs“, la cui cadenza ritmica coincideva con quella dello sforzo fisico. Il Jazz vero e proprio cominciò a diffondersi a New Orleans a partire dal 1920. La particolarità di questa città, importantissimo porto sul Golfo del Messico situato alla foce del fiume Mississippi, era di costituire un punto di confluenza tra culture ed etnie diverse. Qui operavano le prime Brass Band, impiegate nei battelli che risalivano il fiume. La consacrazione di questo genere musicale la si deve a musicisti come Louis Armstrong, il trombettista più famoso di tutti i tempi, che vedete nella foto. Il Jazz è simile al Blues, poiché anche questo genere musicale è nato dagli schiavi americani deportati in America e per questo è un canto afro-americano profano della seconda metà dell’ 800.  Il termine deriva dall’inglese “to feel blue” (sentirsi malinconico). Il repertorio vocale del folklore africano a contatto con la cultura musicale dei bianchi assunse un andamento armonico, ma conservando l’incertezza modale tipica dei canti centro-africani. Alla fine del secolo il Blues si arricchì di una componente strumentale che, fusa con altri ritmi, generò tra il 1910 e il 1915 il Jazz. Le sue caratteristiche sono il ritmo marcato, il linguaggio strumentale basato sulla sincope e l’intermezzo improvvisato del solista, che esprime così la sua ispirazione e il suo stato d’animo di quel momento. Il Jazz ha quindi in comune con il Blues l’origine, l’uso delle blue note e la mescolanza tra tradizione nera e musica bianca. In maniera un po’ azzardata oggi potremo dire che il Blues era musica popolare e che il Jazz era musica colta. Ma è una posizione molto azzardata dato che entrambi i generi sono frutto della cultura popolare.