//Intervista a Vito Bonanno, carpentiere che restaurò il relitto della nave punica di Marsala

Intervista a Vito Bonanno, carpentiere che restaurò il relitto della nave punica di Marsala

di | 2024-01-26T14:39:18+01:00 24-1-2024 15:19|Alboscuole|0 Commenti
Dal nostro inviato speciale Marco, classe 2 E. Marco: Buongiorno signor Bonanno. Ho il piacere di intervistarla e di farle alcune domande relative al recupero della nave Punica di Marsala. Ci può raccontare la sua esperienza di lavoro con l’archeologa inglese Honor Frost cittadina onoraria della nostra città? Vito: Ho avuto il privilegio di conoscere l’archeologa inglese Honor Frost quando sono stato contattato per ricostruire i resti della nave Nave Punica.  Vicino l’Isola Lunga nella riserva dello Stagnone, alcuni operai raccoglievano sabbia silicea per la vetreria. Durante questi scavi erano emersi dei pezzi di legno antichi. Così venne chiamata l’archeologa Frost che, insieme ad un’equipe tecnica, nel 1971 venne a Marsala e portò tutti i resti della Nave Punica, affondata durante la Battaglia delle Egadi nel 241 a.C., in superficie. Il recupero durò diversi anni. Miss Honor Frost era una persona molto simpatica, abbiamo lavorato insieme più di 4 mesi e tra di noi è rimasta una profonda stima e amicizia; infatti, dopo il restauro, tutte le volte che veniva a Marsala passava a trovarmi al mio cantiere. Marco: Miss Frost con lei parlava in italiano? Vito: L’archeologa conversava cordialmente in italiano con uno spiccato accento inglese. Marco: Quale fu il ruolo delle Cantine Pellegrino guidate allora dal presidente Pietro Alagna? Vito: Tutti i resti della nave raccolti furono portati nella proprietà di Pietro Alagna, immersi in delle grandi vasche d’ acqua dolce e poi trattati con dei prodotti speciali per evitare il deterioramento. Successivamente quando il legno fu pronto, lo portarono al Baglio Anselmi per la ricostruzione. Lì è cominciato il mio lavoro, ho studiato tutti i pezzi e ricostruito la nave. Abbiamo capito subito che si trattava di una nave da guerra unica al mondo, perché nella prua sporgeva un rostro (una punta che serviva per affondare le navi nemiche). Lavorare per il restauro della Nave punica è stata una bellissima esperienza, ho conosciuto tante persone, tra cui il signor Pietro Alagna e Miss Honor Frost, con cui è nata una grande amicizia. Marco: Dallo scorso ottobre a Marsala, nei pressi del Parco archeologico, esiste una strada dedicata a Miss Honor Frost. Vito: Mi fa tanto piacere che, qualche mese fa, la città di Marsala abbia dedicato una via alla famosa archeologa inglese con cui ho avuto l’onore di collaborare. Invito tutti i cittadini marsalesi e i turisti in visita nella nostra città ad andare al Museo archeologico Lilibeo per ammirare la Nave punica. Marco: Grazie mille per la disponibilità al signor Vito Bonanno, mio nonno materno!