//Incontro con la Polizia di Stato, di Sara Tinti, Classe 3^C, Scuola secondaria di Primo grado

Incontro con la Polizia di Stato, di Sara Tinti, Classe 3^C, Scuola secondaria di Primo grado

di | 2019-06-12T15:37:35+02:00 12-6-2019 15:37|Alboscuole|0 Commenti
“La salute prima di tutto”: questa frase anche se sembra banale e un po’ scontata, in realtà è importantissima, ma noi adolescenti (e non solo noi, in realtà) alcune volte ce ne dimentichiamo. Perché questa frase è significativa? Le persone spesso, anche se non se ne accorgono, si fanno del male: questo succede quando assumono sostanze che non fanno bene, ma danno una sensazione di benessere, soprattutto quando si sta attraversando un momento buio. Un esempio di queste sostanze è la droga, che ormai sta diventando parte della nostra vita comune. Infatti, quante volte al telegiornale abbiamo sentito di spacciatori arrestati, oppure abbiamo visto delle siringhe nei luoghi pubblici non solo delle città ma anche del nostro paese? Come ci è stato detto il giorno dell’incontro con la Polizia di Stato, non esistono droghe leggere e droghe pesanti, ma bensì droghe lente e droghe veloci, perché quelle “leggere” non fanno meno male rispetto alle pesanti e non possono essere prese alla leggera: sono semplicemente più lente, e fanno comunque male al nostro organismo. La droga fa danni non solo al fisico, ma soprattutto al cervello; infatti, pian piano tutte queste sostanze uccidono i neuroni che sono le cellule del cervello che produce gli impulsi nervosi. Gli adolescenti che le assumono si stanno rovinando la vita da soli, perché a quell’età l’organismo dovrebbe essere in ottime condizioni, ed è la parte più triste perché si stanno dando la “zappa sui piedi”. Le droghe non sono l’unico problema perché anche l’assunzione di alcool sta diventando molto frequente tra noi giovani; anche questo causa danni al nostro corpo, il fegato è l’organo che ne risente di più, e inoltre c’è il rischio anche di andare in coma. L’alcool, al contrario delle droghe, però, se assunto a piccole dosi e in modo responsabile non causa danni esorbitanti; gli adolescenti, però, iniziano ad assumerlo con i superalcolici come la vodka, la tequila, il rum, il whisky, e non in dosi accettabili. L’assunzione di alcool crea anche situazioni di bullismo e di violenza perché, dopo che si beve, si sta in uno stato alterato in cui non ci si rende conto di quello che succede, quindi una persona che è rimasta sobria o comunque ha bevuto poco (e quindi è lucida) può approfittarne. Trovo molto utili gli incontri che la nostra scuola ha organizzato e continuerà a fare con la Polizia di Stato, non solo perché ci aprono gli occhi su certi argomenti come il bullismo, le droghe e l’alcool, ma anche perché ci fanno crescere, riescono a farci capire tematiche che non sono semplici. Sara Tinti, Classe 3^C, Scuola secondaria di Primo grado